Ovsyannikova fatta fuggire dalla Russia da Reporters Sans Frontières: “Marina incarna la resistenza alla propaganda del regime di Putin” [VIDEO]

Ovsyannikova fatta fuggire dalla Russia da Reporters Sans Frontières: “Marina incarna la resistenza alla propaganda del regime di Putin” [VIDEO]

Vicenza, 11 febbraio 2023 – Ieri conferenza stampa nella sede di Reporters Sans Frontières (RSF) a Parigi: la produttrice russa Marina Ovsyannikova e il segretario generale di RSF Christophe Deloire hanno descritto l’operazione con cui quattro mesi fa è riuscita a fuggire segretamente dalla Russia con l’aiuto dell’organizzazione per la libertà di stampa.

L’IMPEGNO DI RSF PER LA LIBERTA’ DI STAMPA: OVSYANNIKOVA ESEMPIO PER I COLLEGHI RUSSI NELLA BOLLA DELLA PROPAGANDA

Deloire ha inizialmente contattato Marina Ovsyannikova per offrirle l’aiuto di RSF cinque giorni dopo essere diventata un simbolo di resistenza alla propaganda russa il 14 marzo 2022, quando ha interrotto il telegiornale serale sul canale televisivo di stato russo Pervy Canal, brandendo un cartello con scritto No WAR e un messaggio di fratellanza tra i popoli russo e ucraino.

Ovsyannikova ha ripreso poi contatto con RSF a giugno 2022 dall’Ucraina. Poi, a settembre – quando era agli arresti domiciliari a Mosca, munita di braccialetto elettronico e rischiava una possibile condanna a dieci anni di reclusione con l’accusa di “diffusione di false notizie sulle forze armate russe” per aver denunciato il numero di bambini uccisi in Ucraina – un intermediario ha fatto sapere a RSF che voleva fuggire.

RSF le ha assicurato il suo sostegno e lei ha lasciato Mosca pochi giorni dopo. Era chiaro fin dall’inizio che far uscire Ovsyannikova e sua figlia dalla Russia sarebbe stato difficile e pericoloso. Per quattro mesi, una piccola unità di dipendenti della RSF ha lavorato nella massima segretezza all’organizzazione della sua fuga, chiamata “Operazione Evelyne”.

OVSYANNIKOVA E DELOIRE RSF
Marina Ovsyannikova e Christophe Deloire in conferenza stampa a Parigi il 10 febbraio 2023 (foto: Reporter Sans Frontières)

OVSYANNIKOVA: RSF MI HA SALVATO LA VITA

“Le risorse messe in campo da RSF sono state straordinarie”, ha affermato la stessa Ovsyannikova durante la conferenza stampa di venerdì . “Mi hanno salvato la vita, mi hanno aiutato a fuggire dalla Russia, un paese dove il governo è gestito da criminali di guerra”.

RSF ha coordinato la sua fuga dalla Russia. Fu presa la decisione di farlo in un fine settimana, quando gran parte delle forze dell’ordine sarebbero state a riposo. Ha disattivato il suo braccialetto elettronico con un trancia cavi. In tutto sono state utilizzate sette auto. Poco prima di raggiungere il confine, la sua auto è rimasta bloccata in un campo pieno di fango. Così, lei (con la ragazzina) e la sua guida hanno dovuto percorrere le ultime centinaia di metri al buio, cercando di orientarsi con le stelle. Dopo aver vagato per diverse ore, alla fine ha attraversato il confine e ha trovato le persone che la stavano aspettando.

OVSYANNIKOVA ARRIVATA A PARIGI IN OTTOBRE 2023

Ovsyannikova ha finalmente raggiunto la Francia in ottobre. Prima del suo arrivo, RSF si è assicurata che fosse la benvenuta e le ha trovato una sistemazione. RSF ha anche fatto alcuni acquisti iniziali per lei, ha organizzato gli appuntamenti con i medici e ha gestito i suoi contatti con le autorità francesi. Alcuni dettagli della sua fuga devono rimanere riservati per proteggere lei, sua figlia e coloro che l’hanno aiutata, ma RSF può confermare che, grazie a questa operazione, ha acquisito competenza in azioni discrete ed efficaci.

Quanto ha fatto Marina Ovsyannikova “dimostra che è possibile resistere agli apparati di propaganda, che si può disgregarli dall’interno, che si può dire di no, e che è possibile uscirne, disertare, opporsi alla falsificazione della storia e le notizie, e per opporsi alla loro manipolazione”, ha concluso il segretario Christophe Deloire.

LA CONFERENZA STAMPA DI MARINA OCSYANNIKOVA IN AUDIO VIDEO

(Attenzione: per chi volesse si può attivate con gli strumenti di youtube la traduzione dei sottotitoli dal francese all’italiano)

NEL REGIME DI PUTIN MORTI 37 GIORNALISTI

Ricordiamo per chiudere alcuni dati raccapriccianti sulla condizione dei reporter in Russia. Afferma il segretario di RSF che da quando Putin è al potere sono stati uccisi 37 giornalisti. Almeno 19 reporter sono  oggi in carcere. Ben 200 media sono considerati al soldo dei servizi segreti esteri e ben 7 indesiderabili. Inoltre 10mila siti internet sono stati chiusi perché avrebbero diffuso informazioni false (dal punto di vista del Regime). 
Inoltre dallo scoppio della guerra è aumentato l’esodo di giornalisti dalla Russia e RSF gli aiuta e li sostiene.

(fonte: Reporters Sans Frontières)

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