L’orso colpisce a Campo Mandriolo, Toniolo: “risolvere il problema sul campo, non nei tribunali. Subito gli indennizzi agli allevatori!”

Vacche al pascolo a alla malga di Campo Mandriolo.

Vacche al pascolo a alla malga di Campo Mandriolo.

“Firmando il PACOBACE (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno delle Alpi centrali e orientali) la Regione del Veneto si è impegnata a conservare e gestire l’orso anche sul suo territorio. Pertanto una causa contro Trento per aver introdotto M4 non avrebbe successo, anche perché M4 a cui si attribuiscono i danni non è stato direttamente introdotto (come Danica l’orsa che ha aggredito un cercatore di funghi, ndr), è un orso di seconda generazione!” Lo afferma il consigliere regionale Costantino Toniolo (NCD) dopo aver letto sui giornali locali delle proposte che definisce farneticanti: “Quelle di Elena Donazzan sono delle “boutade” estive, tanto è vero che il problema esiste da mesi e che se qualcosa si è mosso lo si deve alle azioni del sottoscritto e della sottosegretario all’ambiente Barbara Degani: qui bisogna risolvere il problema alla radice e sul campo, non portarlo nelle aule dei tribunali!”.

Il consigliere regionale Toniolo è autore di lettere e interrogazioni alla Giunta regionale ricordando i doveri della Regione di fronte alla firma del PACOBACE e alla partecipazione del gruppo di lavoro relativo al piano per la conservazione dei plantigradi: “Prima di tutto bisogna rifondere dei danni gli allevatori e i produttori di miele”, ricorda “che non possono andare sul lastrico per l’interesse ambientale imposto dalle norme UE e dalle leggi italiane. E questo è un dovere della Regione!”.

“Poi l’assessorato competente deve produrre informazione alla popolazione e anche formazione nei confronti degli operatori agricoli e zootecnici e ai silvicoltori”. E continua Toniolo: “la Regione inoltre deve anche fornire i mezzi perché gli operatori si possano difendere in modo passivo ma efficace dall’orso”. Si tratta di fornire recinti speciali, ricoveri a prova di orso per i pastori in alta montagna, e altri accorgimenti: tutti cose previste dal Pacobace e già attuate in Trentino. “Della serie: basta copiare quello che hanno fatto a Trento: dai pieghevoli informativi per i turisti ed escursionisti, a quelli per la popolazione e alle attrezzature fornite agli operatori economici!”, sottolinea Toniolo.

“Il problema fondamentale è che l’assessore alla caccia Daniele Stival ha attuato solo in piccola parte tutto questo”, continua Toniolo, “ha fatto ratificare il capitolo 3 del Pacobace che prevede gli interventi sull’orso, in grande ritardo e solo su pressione del Ministero dell’Ambiente e dell’INFS (Istituto Nazionale Fauna Selvatica) che ha interpellato la Regione grazie al mio intervento”.

“L’altro ieri ho incontrato i gestori della malga Campo Mandriolo vittime dell’attacco di Ferragosto e altri allevatori già danneggiati”, racconta Toniolo, “e di fronte a loro ho chiamato Stival per informarlo e per chiedere un intervento preciso e urgente: ebbene ho capito che non la considerava più una priorità visto che l’orso non si faceva più sentire da alcune settimane!”

“Da parte mia”, conclude Toniolo, “mi sono fatto sentire con l’assessore invitandolo a mettere in atto urgentemente tutte le azioni previste dal Piano interregionale per tutelare gli interessi degli allevatori danneggiati e della popolazione dell’Altopiano!”

Tanti troppi sono anche i danni indiretti: “A malga Campo Mandriolo una è la mucca uccisa, che dovrà essere rifusa dalla Regione”, conclude Toniolo, “ma il lavoro di recupero di una ventina di capi che a causa dell’attacco si sono dispersi nelle malghe vicine chi lo paga?”

– Il sito informativo della Provincia Autonoma di Trento:

http://www.orso.provincia.tn.it

– Testo PACOBACE:

http://www.orso.provincia.tn.it/binary/pat_orso/collaborazioni/PACOBACE_def1ottOK.1196074960.pdf

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