Vicenza 15 maggio 2021 – “Un altro anno è passato, e sono ormai quattro, ma l’assassino di Mauro Pretto è ancora sconosciuto. Più passa il tempo e più sembra certo che questo brutale omicidio rimarrà impunito”.
Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Zanoni, ricordando “il boscaiolo, amico della natura e degli animali, ucciso a Zovencedo sulla porta di casa nella notte tra il 12 e 13 maggio 2017 da un colpo di fucile sparato al petto”.
“Ho sentito oggi il fratello Diego, in questo triste anniversario – informa il presidente della Quarta commissione consiliare che si occupa di legalità – Non ha più notizie dagli inquirenti da settembre 2017, quando ci fu anche una grande fiaccolata a Vicenza, a Piazza Castello, per chiedere giustizia a quattro mesi esatti dalla morte. È dura sopportare il peso di non sapere chi e perché ha giustiziato il fratello Mauro. Tuttavia, il fratello non si rassegna e intende avvalersi di un nuovo legale per andare a fondo della questione”.
“Ribadisco la mia vicinanza a lui, alla compagna Anna Maria e agli amici – aggiunge Zanoni – C’è un senso di impotenza che fa male. Così come fa male il silenzio da parte delle istituzioni, a partire dalla Regione: nessuno ha mai speso una parola su questo delitto”.
“Due anni fa incontrai presso il Tribunale di Vicenza l’allora Procuratore capo, il dottor Antonino Cappelleri, oggi a Padova, per parlare della vicenda: mancavano ancora una matrice e un movente utile agli investigatori – continua il consigliere regionale – Da allora cos’è cambiato? Hanno indagato anche i carabinieri del Ris, però non sappiamo niente. Capisco che non sia semplice: chi ha sparato ha utilizzato un fucile da caccia ma, grazie a una Regione troppo vicina alla lobby venatoria, solo in provincia di Vicenza sono oltre 8mila i soggetti autorizzati a circolare armati per gli abbattimenti di determinate specie, anche in orari notturni, decisamente troppi”.
“L’unica certezza è che non dobbiamo permettere che questo omicidio venga definitivamente dimenticato – puntualizza Andrea Zanoni – Mauro non c’è più e, per di più, un assassino gira indisturbato tra paesi e città del Veneto. Mi appello nuovamente a chi sa qualcosa: non siate complici di un omicida che, come ha ucciso una volta, potrà farlo ancora”.
(fonte : ARV)
