Vicenza, 6 agosto 2020 – La stampa locale ha dato notizie che sono state chiuse le indagini preliminari da parte della Procura di Vicenza sul secondo filone d’inchiesta riguardante il caso Miteni (bancarotta fraudolenta Miteni) e sul terzo filone d’inchiesta (inquinamento da GENX e C604 dal 2015 al 2018), con probabile decisione sul rinvio a giudizio entro fine settembre. Inoltre gli organi di informazione fanno sapere che sono state avviate le indagini su un quarto filone, quello riguardante le lesioni alla salute dei lavoratori.
Dopo aver appreso tutto ciò il segretario generale della CGIL di Vicenza Giampaolo Zanni ha espresso la propria soddisfazione per la chiusura delle indagini preliminari sui due filoni d’indagine sopra citati, e l’auspicio che si vada a giudizio per poter finalmente accertare la verità su questa drammatica vicenda.
Zanni ha poi auspicato che si accerti la verità in modo celere anche sul quarto filone d’indagine, che riguarda nello specifico le lesioni alla salute subite dai lavoratori presenti nel sito della ditta Miteni negli anni di produzione e di lavorazione di queste sostanze, ora presenti nei loro organismi come non esiste in altra popolazione e luogo nel mondo.
“Ancora una volta – continua il Segretario generale Cgil – chiediamo alla Regione di intervenire per fare in modo che al più presto si operi la bonifica integrale del sito della Miteni, in modo da porre termine all’avvelenamento della falda sottostante provocato da queste sostanze”.
“E infine – chiude Giampaolo Zanni – questa vicenda deve insegnare a chiunque abbia a cuore il futuro del nostro territorio e delle popolazioni che lo abitano, che occorre investire per lavorare, produrre e creare ricchezza senza compromettere la salubrità dell’ambiente che ci ospita e la salute delle persone”.
Nella foto una manifestazione “spettacolare” di Greenpeace a Trissino