Possagno (Treviso), 18 dicembre 2020 – Venere con fauno alla ricerca di mecenati. Partita la raccolta fondi che permetterà il restauro del celebre dipinto di Antonio Canova conservato presso il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno. Basterà un semplice contributo, personale o come regalo di Natale agli amici, per partecipare alla realizzazione di questo progetto di salvaguardia dell’opera databile al 1792. Con Art bonus, poi, fino al 65% della somma investita potrà essere recuperata come credito di imposta.
Il dipinto ad olio su tela mostra una Venere semidistesa su un giaciglio con cuscini e drappo ed un Fauno dallo sguardo ammiccante che compare ai suoi piedi. Sicuramente una Venere antesignana, in Canova, di quella che anni dopo sarà la scultura della più famosa Paolina: basta guardare la posa del braccio che ricalca la stessa regalità della più blasonata Borghese.
La Venere con fauno viene infatti indicata come un dipinto che appartiene al percorso artistico di Antonio Canova per arrivare alla realizzazione di Paolina Borghese come Venere vincitrice, opera quest’ultima conservata a Villa Borghese a Roma mentre il gesso si trova nel Museo Canova di Possagno.
L’intervento va portato sia sul colore vero e proprio del dipinto, sia per un rinforzo della tela adoperata da Canova, probabilmente una tela di lino, ma anche per la sistemazione della cornice.
“La superficie pittorica appare infatti molto irregolare, con crettatura ampia e marcata. Nel complesso si avverte un effetto disordinato anche a causa delle vernici disomogenee che, in alcune zone di maggior accumulo, formano delle macchie giallastre. In diverse aree sono presenti prosciughi e parti lucide, molto evidenti nell’angolo in basso a sinistra. La pellicola pittorica è inoltre offuscata dalla polvere di deposito e da pesanti ritocchi cromaticamente alterati. Si notano dei piccoli riquadri più opachi, probabili tasselli di pulitura eseguiti in un recente intervento”, scrivono alcuni consulenti che hanno avuto la possibilità di esprimere una diagnosi.
Venere con fauno ha dunque bisogno di rifarsi il look e il Museo Canova ha lanciato la raccolta fondi che apre a un mecenatismo sull’arte diffuso: il costo totale del restauro è di circa 5500 euro e l’Art bonus consente di partecipare con cifre anche modeste, recuperabili fino al 65% come credito di imposta.
Il benefit comprende inoltre un attestato nominale, unitamente a un biglietto di ingresso al Museo a fronte di una donazione di 30€; un attestato nominale, unitamente a una member card del Museo a fronte di una donazione di almeno 100€.
“Il progetto di restauro si inserisce in un ricco programma di interventi volti alla conservazione del patrimonio canoviano. Dare ai cittadini la possibilità di aiutarci a preservare le opere, attraverso un piccolo contributo, è un modo per coinvolgerli e farli diventare protagonisti della responsabilità sociale di preservare il patrimonio che abbiamo ereditato dai maestri del passato e che vogliamo consegnare alle generazioni future”, dichiara il direttore, Moira Mascotto.
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