Venezia 18 dicembre 2020 – In serata il Consiglio regionale del Veneto ha approvato con i voti della maggioranza anche la legge di stabilità 2021, secondo elemento normativo della manovra finanziaria della Regione Veneto.
I 5 articoli della legge di stabilità, presentata in aula dal presidente della commissione Bilancio Luciano Sandonà (Lista Zaia), correlatrice Vanessa Camani (Pd), rifinanziano anche per il prossimo esercizio le leggi regionali di spesa e aggiornano le disposizioni tributarie che vanno a realizzare il quadro finanziario del bilancio di previsione.
Tre in particolare le norme contenute nel testo di legge: il rinvio del termine di pagamento del bollo auto relativo al primo semestre 2021, la proroga dei canoni per la ricerca e l’estrazione delle acque minerali, che nel bilancio regionale vale 3,8 milioni di euro di previsti introiti; e, infine, la sospensione, in considerazione della crisi pandemica, dell’adeguamento Istat dei canoni del demanio idrici per 100 mila euro di minori introiti.
Insieme alla legge, l’aula ha approvato anche un ordine del giorno di Fdi che impegna la Giunta a valutare la possibile esenzione dal bollo auto per i veicoli utilizzati a scopo turistico.
Nel corso del dibattito i consiglieri di opposizioni, pur esprimendo voto contrario al provvedimento, hanno cercato di agganciare all’articolato ulteriori richieste di rifinanziamento di alcune leggi regionali (tra cui quella a tutela degli animali di affezione e quella per l’invecchiamento attivo).
E hanno riproposto (con Cristina Guarda, Elena Ostanel e Giacomo Possamai) la richiesta di introdurre un “contributo di solidarietà” per i contribuenti con un reddito annuo superiore ai 75 mila euro l’anno al fine di recuperare 70 milioni di euro di risorse spendibili per affrontare la crisi pandemica. Tema, questo, che ha innescato un dibattito e nel dibattito. L’assessore al bilancio Francesco Calzavara e il capogruppo della Lega Giuseppe Pan hanno ribadito che la maggioranza è orientata a diminuire e non ad aumentare la pressione fiscale.
“L’eventuale aumento dell’addizionale Irpef o di altre entrate tributarie – ha ricordato l’assessore non escludendo possibili studi di proiezione – dovrebbe in ogni caso seguire il principio di gradualità, proporzionalità e progressività della tassazione e riguardare tutti i contribuenti, di tutte le classi di reddito”.
(fonte: ARV)