Regione, Comuni, gestori dell’acqua, categorie economiche: tutti insieme per chiedere allo Stato un intervento urgente per affrontare l’emergenza PFAS. L’unità d’intenti è emersa ieri pomeriggio dagli stati generali dell’acqua, convocati dal sindaco di Montecchio Maggiore per rispondere in maniera coordinata alla questione dell’inquinamento dell’acqua da sostanze perfluoroalchiliche. La Regione a giorni invierà a Roma un documento per chiedere i fondi necessari al risanamento ambientale e al monitoraggio dell’acqua e della salute della popolazione. Confermato lo studio epidemiologico su 120 mila persone, della durata di 5 anni, per monitorare la concentrazione dei PFAS nel sangue. In conferenza dei sindaci dell’Ulss 5 è stato ipotizzato di intentare una causa di risarcimento danni contro l’azienda Miteni, indicata come la principale responsabile dell’inquinamento.