Thiene (Vicenza), 21 dicembre 2020 – Si fingeva rumeno e ha vissuto in Italia per sei anni inventandosi una cittadinanza comunitaria con falsi documenti e riuscendo sempre a farla franca tutte le volte che veniva beccato ed arrestato. Faceva parte di una banda di ladri che depredavano case ed esercizi commerciali. Peccato che non fosse rumeno ma moldavo e avesse commesso gravi reati contro il patrimonio anche nel suo paese d’origine.
A scoprire la falsa identità dell’uomo sono stati i militari del Nucleo operativo e radiomobile guidati dal tenente Ambrogio Maggio della Compagnia di Thiene, in collaborazione con l’Interpol, polizia moldava e rumena.
Il sospetto sulle false generalità era già nell’aria quando, un equipaggio della radiomobile thienese aveva arrestato in flagranza di furto il sedicente cittadino romeno Alexandru MOROSAN, 32enne.
Il malfattore, il 5 dicembre dell’anno scorso, assieme al complice, poi identificato in Vasile POROJAN, vecchia conoscenza dei militari, dopo aver sfondato la porta d’ingresso del bar Roberta di via Lampertico a Thiene, aveva arraffato oltre 200 pacchetti di sigarette del valore di oltre 1000 euro, 50 accendini, un PC portatile, decoder per TV, uno smartphone e 200 euro di vario taglio contenuti nelle casse.
In quell’occasione l’arrestato, con le false generalità di Alexandru MOROSAN, comparso davanti al Tribunale di Vicenza per il rito direttissimo era stato condannato a 2 anni e 3 mesi di reclusione e immediatamente liberato per sospensione della pena con la condizionale prevista per legge.
Mentre i militari dell’Arma continuavano le indagini, monitorando costantemente il predone, avevano notato che lo stesso si era allontanato da Thiene per frequentare le zone a cavallo delle province di Padova e Venezia, dove era sempre controllato in compagnia di cittadini moldavi e di altri paesi dell’est, per lo più conosciuti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
A questo punto, venivano eseguiti approfonditi accertamenti tramite l’Interpol e gli uffici collaterali della polizia moldava e romena e, grazie alle impronte digitali rilevate dai militari del NOR a seguito del precedente arresto, si è appurato che in Romania non esisteva alcun cittadino con quelle generalità mentre in Moldavia, vi era un riscontro positivo con quelle impronte abbinate ad un noto pregiudicato per gravi reati contro il patrimonio e la persona, soggetto già censito nei database di quella polizia: l’uomo corrisponde a Nicolae STROPSA.
La clandestinità del falso romeno dedito ai furti è stata smascherata definitivamente martedì 24 novembre scorso quando, grazie all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Vicenza in conseguenza del furto commesso l’anno scorso al bar Roberta di Thiene, l’uomo, è stato fermato per un controllo dai carabinieri di Strà mentre tentava, ancora una volta, di spacciarsi con il nome falso.
Adesso STROPSA (alias MOROSAN) è detenuto nella Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia per scontare in carcere la pena di 2 anni e 3 mesi inflitta dal Tribunale berico.
Il cittadino moldavo comunque è stato nuovamente denunciato dai militari del NOR di Thiene alla Procura di Vicenza per i reati di: sostituzione di persona e falsa attestazione a un pubblico ufficiale sull’identità.
Del caso sono state informate anche tutte le altre autorità giudiziarie italiane interessate in questi sei anni dalle vicende illegali che vedevano come protagonista sempre lo stesso individuo ma con generalità fasulle.
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