Dall’ospedale di Mestre parte la crociata contro l’epatite C

Dall’ospedale di Mestre parte la crociata contro l’epatite C

Venezia Mestre, 2 settembre 2020 – L’epatite C è una malattia subdola e almeno la metà delle persone colpite non sanno di averla perché decorre senza sintomi.

In un’indagine effettuata dai medici della Gastroenterologia dell’ospedale all’Angelo di Mestre (Venezia) si è scoperto che l’infezione da virus dell’epatite C è molto più diffusa di quanto si ritenga.

Lo studio è stato realizzato con la collaborazione del Laboratorio analisi e della Microbiologia, validato e accolto dal congresso internazionale di Epatologia organizzato dalla Società europea per lo studio del fegato.

E così si è scoperto che il tasso di positività, misurato su 11 mila pazienti ricoverati nell’area chirurgica dell’ospedale, si è attestato sul 2,2%, contro una prevalenza, per territorio veneziano, stimata attorno allo 0,7-1%.
 
“La prevalenza di questa infezione è dunque superiore a quella attesa – afferma il primario Alessandro Caroli, che ha ideato e diretto lo studio scientifico -. La maggioranza dei pazienti identificati non era al corrente dell’infezione, che spesso decorre subdola e senza sintomi”.

LA PROPOSTA DEI MEDICI

La nostra proposta – conclude il primario Alessandro Caroli – è quindi di attivare in tutti gli ospedali lo screening per il virus dell’epatite C al momento del ricovero, per identificare i portatori e riuscire poi a trattare ed eliminare una fetta consistente di questa infezione”.

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