27 luglio 2019 – Con l’urbanizzazione delle campagne, i vincoli amministrativi, regole rigide, le sanzioni previste, la scarsità di prati, la presenza degli animali selvatici e i grandi carnivori, la transumanza delle greggi è a rischio proprio nell’anno in cui l’Italia con Grecia e Austria hanno chiesto il riconoscimento di patrimonio immateriale all’Unesco, per questo rito ormai in disuso ma ancora praticato da molti giovani soprattutto dalle donne pastore.
‘L’ appuntamento oggi a Rieti – spiega Chiara Bortolas responsabile delle imprenditrici di Coldiretti – è un simbolico gemellaggio con la realtà veneta che vede impegnate le agricoltrici regionali nella promozione, tutela e difesa di un antico mestiere che svolge un ruolo determinante per il presidio del territorio, per la conservazione delle razze in via d’estinzione per la garanzia di formaggi e tipicità locali altrimenti perdute’.
Dopo aver portato mille pecore in Prato della Valle a Padova per sollecitare una legge regionale che introduca le vie dei pascoli e armonizzi i regolamenti di transito vigenti oltre a considerare il valore turistico sociale del passaggio di mandrie e greggi dalla pianura ai monti e viceversa, il movimento femminile di Coldiretti si schiera a sostegno dell’iniziativa delle colleghe laziali affinché l’iter e l’esame dell’istanza – previsto a novembre – abbia esito positivo e sia strategico per una svolta culturale anche in politica.
Fonte: ufficio stampa Coldiretti del Veneto