Bassano del Grappa (Vicenza), 12 ottobre 2020 – Ieri sera, verso le 21 e 30, al numero di emergenza 112 dei Carabinieri, una 45enne italiana ha chiesto aiuto, perché il compagno convivente, un 35enne di origine nordafricana, l’aveva picchiata.
Nell’arco di pochi minuti, una Gazzella della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Bassano, si è portata sul posto. I militari hanno subito notato che stava uscendo dalla palazzina un uomo, presumibilmente il violento.
Questi infatti era visibilmente agitato ed è stato subito fermato dai militari intervenuti.
In un primo momento per i carabinieri è stato difficile riuscire a parlare con la donna che era molto scossa e provata, tanto che ha impiegato un po’ di tempo a convincersi che fuori alla porta della sua abitazione non c’era più il compagno violento.
Subito i militari hanno notato dei segni sul viso della donna e l’appartamento in un grande disordine.
La vittima ha raccontato che non era il primo episodio di violenza che subiva; e che in passato si era recata più volte al pronto soccorso ma che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare il compagno, perché intimorita dalle sue minacce di ritorsione e di ulteriori violenze sia fisiche sia psicologiche.
Questa volta però, non è riuscita a sopportare l’ennesima aggressione fisica. Tra l’altro, in questa occasione, la madre anziana della donna, aveva tentato di frapporsi tra i due ma è stata insultata e spintonata e solo per un caso fortuito non si è fatta del male.
Entrambe impaurite le due signore hanno dichiarato ai militari di temere per la loro vita anche perché l’uomo, una volta spinto fuori dell’appartamento, aveva tentato di sfondare la porta con calci e pugni e solo vedendo i carabinieri arrivare, aveva desistito dall’intento.
Successivamente, i carabinieri hanno sentito le dichiarazioni dell’aggressore, il quale avrebbe dichiarato che le donne avevano esagerato, che non era stato affatto aggressivo, cercando appunto di riportare i fatti nell’ambito di una banale discussione familiare.
Ricostruiti i fatti, la donna aggredita è stata accompagnata in ospedale dove i medici le hanno assegnato 5 giorni di prognosi.
Mentre l’uomo, sentito il pubblico ministero di turno di turno, la dottoressa Alessandra Block, della Procura di Vicenza, è stato dichiarato in stato di arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e condotto a casa sua in regime di detenzione domiciliare.
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