Vicenza, 17 dicembre 2020 – C’è grande preoccupazione a tutti i livelli per la tenuta del mercato del lavoro vicentino dopo l’ennesima crisi scoppiata a Quinto Vicentino dove la proprietà di Forall Pal Zileri vorrebbe chiudere il sito produttivo della azienda tessile di confezioni maschili. Nelle ultime ore anche dalla Diocesi di Vicenza, dalla pastorale del lavoro e anche dall’unità pastorale di Quinto e Bolzano Vicentino vengono rese note una serie di considerazioni, ma soprattutto viene espressa solidarietà alle famiglie e alle lavoratrici e ai lavoratori.
Messaggio della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Vicenza
La situazione di crisi economica causata dall’emergenza sanitaria in corso, con tutto l’insieme di norme di protezione imposte per evitare il diffondersi dell’epidemia, comporta numerose conseguenze sociali e situazioni di difficoltà economica. La sospensione di attività lavorative, la limitazione del commercio, la cancellazione di eventi e l’impossibilità di muoversi liberamente vanno a ostacolare il meccanismo del mercato della domanda e offerta, impediscono di “far girare l’economia” come di consueto.
Al di là della necessaria riflessione da porre circa il sistema economico capitalistico nel quale ci troviamo a vivere, della cultura del consumo, dello spreco e dello scarto che inevitabilmente consegue a questa visione economica del mondo, ci sono però ricadute immediate in riferimento alla perdita di posti di lavoro, della chiusura di attività produttive con tutte le inevitabili conseguenze sull’indotto. La crisi economica diventa ben presto crisi sociale. Perdere il lavoro diventa anche perdere la propria dignità, rende difficile la vita familiare e la possibilità di fare progetti per i più giovani.
La chiusura dell’attività produttiva dello stabilimento Forall di Quinto Vicentino, legato alla produzione del marchio Pal-Zileri è una delle prime conseguenze di un periodo che si annuncia difficile e pericoloso per il territorio vicentino. Comprendiamo la situazione di emergenza con tutte le sue conseguenze ma siamo preoccupati per l’effetto che tale chiusura avrà per il territorio e per l’indotto. Chiediamo di cercare tutte le strade possibili per evitare la chiusura, anche impegnandosi assieme a individuare nuove vie e strategie da seguire per uscire dal modello economico che la pandemia da Covid-19 ha smascherato in tutte le sue conseguenze negative.
Siamo vicini a tutti gli operai e operaie, a tutti coloro che sono occupati nel settore organizzativo e coloro che lavorano per l’indotto e assieme a loro chiediamo lo sforzo comune per iniziare a costruire assieme un nuovo modello lavorativo, economico e sociale. E’ una esigenza non più rinviabile. Siamo altresì certi che la situazione che si creerebbe a Quinto vicentino sarebbe poi solo la prima di tutta un’altra serie di conseguenze e di chiusure che a macchia d’olio si potrebbe espandere nel nostro territorio.
Ufficio diocesano pastorale sociale e del lavoro
Solidarietà dell’Unità pastorale Bolzano Quinto
Mercoledì 9 dicembre la Forall Confezioni Spa, società legata allo storico marchio di abbigliamento Pal Zileri, ha comunicato la volontà di avviare la procedura di “cessazione attività” per lo stabilimento di Quinto che ha sede a financo della nostra Chiesa. A rischio centinaia di posti di lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori hanno subito proclamato lo stato di agitazione con uno sciopero immediato, dichiarandosi disponibili al confronto con l’azienda per ricercare soluzioni per la salvaguardia dell’occupazione ed evitare la chiusura dell’azienda. La comunità cristiana di Quinto e l’intera Unità Pastorale (Parrocchie di Bolzano, Lisiera, Quinto, Lanzè e Valproto) si sentono vicini e solidali con tutti i lavoratori/trici e famiglie in questa situazione di incertezza e precarietà che si aggiunge alla già impegnativa prova della pandemia in corso. Desideriamo anzitutto assicurare la nostra fraterna preghiera e predisporci a organizzarci per qualche sostegno anche concreto. In particolare nella S. Messa delle 19 a Quinto il giorno di Natale potremo esprimere la nostra vicinanza a questa disagevole situazione, sviluppando il tema “non c’è posto (di lavoro) per loro”
I preti e le comunità dell’UP Bolzano-Quinto
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