Vicenza, 13 marzo 2022 – Cittadini sveglia! Nostri concittadini berici, giovani e meno giovani, oggi hanno occupato ai Ferrovieri una fabbrica abbandonata, l’ex Lanerossi, una grande area in buona parte “verde” che sarà spianata dal cantiere della TAV. Sorgono due problemi vitali: il primo che riguarda i cittadini di Vicenza da vicino e in particolare l’inquinamento, le polveri, i disagi per il vivere quotidiano che porterà per anni tale cantiere. L’altro, più generale, è la questione climatica e la cementificazione di un’area enorme che potrebbe diventare un bel parco cittadino verso Sud Ovest come argine tra la zona industriale e quella abitativa (di periferia) della città del Palladio. In alcuni ambienti culturali e politici vicentini (considerati da coloro che governano la città ai margini, come il Bocciodromo e le associazioni che lì trovano uno spazio di espressione) il dibattito si è aperto. ora tocca al resto della società civile vicentina e del Veneto.
LA NOTA FIRMATA: MEETING EUROPEO PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA
«Lǝ attivistǝ del Meeting Europeo per la giustizia climatica e sociale domenica mattina (a partire dalle ore 8 circa) hanno occupato l’area dell’ex fabbrica Lanerossi dei Ferrovieri a Vicenza dove verrà ospitata l’ultima assemblea plenaria del meeting. I tavoli di lavoro previsti nell’incontro sono cominciati venerdì mattina per concludersi sabato pomeriggio e sono stati toccati temi che riguardano giustizia climatica, la critica al colonialismo e l’antirazzismo.
Per l’ultima tappa del meeting si è invece voluto dare un segnale forte contro grandi opere, cementificazione e consumo di suolo: l’area dell’ex Lanerossi verrà travolta dal progetto TAV.
E’ prevista la costruzione di una nuova strada che attraverserà il quartiere dei Ferrovieri portando altro inquinamento in città.
All’interno dell’ex fabbrica sorgerà un cantiere di 11.400 m2 che verrà utilizzato come parcheggio mezzi e stoccaggio di materiali da costruzione riducendo l’area all’ennesimo piazzale di cemento. Con il progetto TAV a Vicenza sorgeranno molti nuovi cantieri che consumeranno suolo e grandi quantità di energia, per scaricare sulla città enormi quantità di CO2 e polveri sottili.
Il disagio per le persone che saranno costrette a convivere con questa realtà per almeno 10 anni sarà enorme, il bilancio climatico estremamente svantaggioso visto che si calcola che i gas serrà immessi nell’atmosfera per la costruzione di quest’opera verranno ammortati in più di cinquanta’anni.
Stiamo vivendo il collasso del clima ed è fondamentale fermare la costruzione di grandi opere inutili e costose. Con l’occupazione di oggi lǝ attiviste hanno voluto dare un chiaro segnale: l’area della Lanerossi, come il resto del territorio, verranno difesi da chi vuole trarre profitto dalla cementificazione selvaggia. Chiunque proverà a distruggere l’ambiente con cemento e grandi opere dovrà fare i conti una strenua resistenza».



