Ciambetti e Milana guidano la delegazione delle Regioni italiche a Bruxelles

Ciambetti e Milana guidano la delegazione delle Regioni italiche a Bruxelles

Venezia, 2 febbraio 2021 – Con voto unanime la delegazione italiana al Comitato Europeo delle Regioni (Cdr)  ha riconfermato  alla propria guida a Bruxelles  Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto “Per me è un onore essere capo della delegazione italiana, una delle più attive e dinamiche in Europa. Essere riconfermato con voto unanime, poi, ha un significato che va ben oltre  il valore politico  per altro importantissimo  – ha spiegato Ciambetti –   La delegazione italiana è una delle più attive nel fornire pareri alla Commissione europea ed essa contribuisce in maniera veramente importante per le politiche che investono direttamente le Regioni e le città europee. 

L’essere stato riconfermato capodelegazione, soprattutto in questo momento storico,  mi carica di responsabilità non indifferenti. Ho trovato importante vedere eletto al mio fianco come vice, l’onorevole Guido Milana, esponente di spicco del centro-sinistra europeo,  la cui esperienza nell’amministrazione locale, anche come sindaco,  e poi come presidente  del Consiglio regionale del Lazio, oltre che come europarlamentare, è più che preziosa e arricchisce il peso della nostra delegazione a Bruxelles dando una immagine di compattezza importantissima: davanti ai problemi reali, non c’è destra, non c’è sinistra, c’è l’interesse dei cittadini, ci sono Regioni e Comuni  che si confrontano con la realtà quotidiana, istituzioni locali che devono fare i conti con  i bisogni i tutti gli attori socio-economici”.

Alle parole di Ciambettti ha fatto eco Guido Milana: “E’ fondamentale comunicare un’immagine unitaria dell’Italia e dimostrare che siamo una squadra compatta – ha sottolineato ilvice capodelegazione italiano –  Gli enti locali e le Regioni italiane davanti all’Europa vogliono e possono essere protagoniste e contribuire assieme alle politiche comunitarie riconoscendo all’Ue un ruolo determinante nello sviluppo e tutela del benessere della nostra realtà”.

La Commissione europea, il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo devono consultare il CdR quando elaborano norme in settori che riguardano l’amministrazione locale e regionale come la sanità, l’istruzione, l’occupazione, la politica sociale, la coesione economica e sociale, i trasporti, l’energia e i cambiamenti climatici “Materie strategiche anche nel programma Next Generation, quello che chiamiamo Recovery Fund.

Le Regioni e i Comuni vogliono essere protagonisti anche sa Bruxelles oggi più che mai, quando siamo tutti chiamati a sostenere e difendere  il tessuto socio-economico con investimenti concreti  mirati a porre le basi di un rilancio necessario per superare questa fase drammatica evitando tensioni e fratture sociali verso un nuovo benessere rispettoso delle esigenze dell’ambiente, delle esigenze dello sviluppo e dei diritti dei cittadini”  ha concluso Ciambetti.

(fonte: ARV)

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