Venezia, 8 febbraio 2022 – L’indagine del Noe udinese (coordinata dalla procura antimafia triestina), su una serie di malversazioni nel mondo dei rifiuti, come svelato da Il Gazzettino di oggi in pagina V della edizione padovana, è entrata in una fase cruciale. Una fase cruciale dalla quale emergono nomi di primo piano legati alla politica e alla imprenditoria del Nordest. Tra le imprese oggetto delle attenzioni dei carabinieri ambientali c’è la Sesa di Este nel Padovano, la quale secondo l’accusa sarebbe al centro di un vorticoso giro di rifiuti dal Friuli verso il Veneto. Un’altra impresa finita al centro dello scandalo è la Bioman di Maniago nel Pordenonese (anche Trevisotoday.it riferisce dell’inchiesta peraltro).
Oltre a Veneto e Friuli sarebbero però coinvolte anche altre regioni come altri stati dell’Europa centrale e orientale. Il servizio del quotidiano veneziano ha comunque generato una certa qual fibrillazione nei corridoi del potere del Nordest visto che da ore a palazzo Ferro Fini si parla «di veri e propri tremori»: non solo per la delicatezza del settore oggetto delle attenzioni investigative dei militari, ma soprattutto perché in quel mondo il connubio tra affari, politica ed istituzioni è spesso presente: non di rado peraltro nella storia recente di quel settore industriale sono mancati gli scandali. Nel mondo della politica tra gli indagati di peso c’è il consigliere comunale di Fregona (in passato sindaco del comune trevigiano) Giacomo De Luca.
Il 76enne, un peso massimo del Pd trevigiano, che peraltro fa parte dell’assemblea provinciale del partito nella Marca, è al centro delle indagini della magistratura nella sua veste di presidente di una srl che si occupa di gestione di rifiuti tra le province di Pordenone e Treviso, ossia la Snua: una società che ha il sup quartier generale a San Quirino in provincia di Pordenone, mentre ha basi operative anche a Rovereto nel Trentino, a Coseano nell’Udinese, a Maniago e a Aviano nel Pordenonese. De Luca, interpellato da chi scrive per un parere sulla vicenda, ha preferito, almeno per il momento, non commentare gli ultimi avvenimenti.