Vicenza, 20 marzo 2020 – Se la Fede di questi tempi è in caduta libera, ci ha però pensato (guarda te!) il Coronavirus a far tornare sui propri passi tante persone, evidentemente spinte alla preghiera per difendersi dal morbo che ci assilla tutti da qualche settimana.
Ieri sera infatti, su Canale 28, l’emittente vaticana TV2000, ha fatto un vero e proprio boom di ascolti con la recita del Santo Rosario che si è tenuta, secondo i crismi di queste giornate da mascherina e distanze da rispettare, nella Basilica di San Giuseppe al Trionfale in Roma.
Sono stati ben 4.250.000 spettatori, pari ad uno share del 13,7%. Un record senz’altro eccezionale per la televisione dei Vescovi italiani che non è certo abituata a simili performance.
Papa Francesco era stato annunciato presente – ma solo in circuito televisivo – per introdurre la funzione.
Così è stato e il Pontefice ha rivolto una sentita preghiera a San Giuseppe nel giorno della sua Festa, invitando tutti i fedeli ad avere fiducia in Dio, a pregare ed aiutarsi vicendevolmente. Nella serata del rosario, insomma, milioni di italiani si sono messi a pregare tutti insieme per trovare conforto spirituale e forza per resistere alla prova che stiamo vivendo.
Un ritorno alla Fede, dunque per molti, magari interessato, ma indicativo del fatto che nei momenti di difficoltà si registra spesso un maggior ricorso al Sacro, più o meno genuino. Tanti altri italiani hanno invece scelto di vedere un altro tipo di prete all’opera, ma non in preghiera. Parliamo dell’immortale Don Matteo, ormai condito in tutte le salse e versioni (ora è in auge quella con la capitanessa, “fasso tutto mì”), segugio di razza con il fidato finto tontolone maresciallo dei CC interpretato da Ninuzzo Frassica.
Per Don Matteo però lo share è stato pari al 26,5%. Insomma il pretone ha battuto il Papa quanto a spettatori in tv e, piaccia o meno, questo è il metro di misura delle tv.
LUZ