Benedetti e Cunial drastiche sui pesticidi e per un cambio del modello agricolo

Benedetti e Cunial drastiche sui pesticidi e per un cambio del modello agricolo

 “Quello dei pesticidi è un problema non più rinviabile. Per affrontarlo non basta qualche divieto estemporaneo e qualche annuncio di bandiera. Ciò che occorre è una visione sistemica che preveda una ristrutturazione dell’intero settore agricolo.
Solo attraverso una riconversione del nostro modello produttivo verso sistemi sostenibili e agroecologici saremo in grado di superare un’agricoltura ormai anacronistica, tossica e lesiva non solo degli ecosistemi e dell’ambiente ma anche dell’economia e delle persone, agricoltori in primis”.

Ad affermarlo sono Silvia Benedetti e Sara Cunial, deputate del Gruppo Misto, intervenute alla conferenza stampa “Per un PAN a tutela di cittadini, agricoltori e territorio” che si è svolta oggi alla Camera dei Deputati. 

“È impensabile continuare a puntare su monocolture e fitofarmaci dopo aver visto le conseguenze deleterie che proprio questi hanno prodotto – continuano – il caso del Veneto ne è il tragico emblema.
Vitigni intensivi e estensivi sono causa dell’inquinamento dei suoli, della contaminazione dell’acqua e dell’aria, migliaia di persone che vivono in aree di campagna sono costrette a segregarsi in casa per non respirare sostanze tossiche, ai bambini è impedito di giocare in giardino, le patologie correlate ai fitofarmaci sono in continuo aumento, tumori in testa.
E questo a causa di un modello agricolo criminale, supportato da una politica miope – spiegano – L’ennesimo esempio ci arriva da Miane, in piena zona Unesco.
Lì nell’area Patrimonio dell’Umanità che Zaia aveva promesso di valorizzare, un bosco di 6mila metri viene divelto per far posto all’ennesimo vigneto – aggiungono – una decisione presa senza alcun confronto con la cittadinanza, senza alcuna considerazione per i propri cittadini e le future generazioni. Di questo si dovrebbe occupare il Ministro Centinaio – concludono – risposte a questi scempi dovrebbero trovarsi nel Pan”.

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