Battuta omofoba nell’Edicola di Radio Vicenza: quali provvedimenti? e perché un deejay e non un giornalista?

Battuta omofoba nell’Edicola di Radio Vicenza: quali provvedimenti? e perché un deejay e non un giornalista?

Vicenza, 15 gennaio 2021 – Alle 11 circa di questa mattina, venerdì 15 gennaio 2021, Radio Vicenza pubblica un post di scuse (senza firma alcuna: lo sigla il direttore di testata? l’editore? Il proprietario? Il deejay? Chi si cela dietro a quel post?) con la bandiera multicolore:

“In questi giorni una battuta sbagliata e ignorante ha acceso una accesa polemica che condividiamo per il fatto che certe parole non dovrebbero essere usate mai né scherzando né sottovalutando la sensibilità altrui.

Ci scusiamo e faremo in modo che questo tipo di lessico non si ripeta per il futuro … nemmeno per sbaglio!”

Ci permettiamo di puntualizzare:

1) la battuta è politicamente scorretta e il contesto in cui è andata in onda non è un evento di cabaret volutamente “politically scorrect” (anche lì non sarebbe concesso se non contestualizzato), ma una trasmissione di informazione giornalistica, è la RASSEGNA STAMPA del mattino “L’edicola di Radio Vicenza”! (Che dovrebbe condurre un giornalista! con tutto il rispetto per i deejay che fanno un altro lavoro!)

2) fa sorridere che la radio condivida la polemica contro sé stessa!

3) Non sono parole sbagliate, lessico, sono concetti assimilati, è cultura che non c’è! e rispetto per le persone che non c’è! manca il RISPETTO UMANO in una battuta del genere!

4) Che provvedimenti ha preso il direttore responsabile e/o l’editore nei confronti del conduttore della trasmissione che ha pronunciato quelle battute omofobe? Agli ascoltatori piacerebbe saperlo! E anche a noi operatori dell’informazione!

5) Questi signori devono uscire allo scoperto e dare una risposta pubblica: hanno una concessione governativa per trasmettere in FM e il Corecom (regionale) e il Garante per le telecomunicazioni (nazionale) potrebbero intervenire!

Per non parlare dell’Ordine dei giornalisti ma anche del Sindacato giornalisti del Veneto che invitiamo a intervenire in difesa della professione giornalistica!

6) Per chiudere: non basta scrivere un post, recitare un “mea culpa” e “sbandierare” lo stendardo dell’arcobaleno per correggere uno scivolone del genere!

Qui stiamo parlando di lavoro, non di una serata in un pub!

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