“Ieri la commissione ha dato parere favorevole al piano di alienazione del patrimonio immobiliare della Regione del Veneto proposto dalla Giunta che comprende beni non utilizzati dall’ente o sottoutilizzati”.
Lo comunica il Presidente della Prima commissione Affari istituzionali e Bilancio Costantino Toniolo (NCD), nel sottolineare che l’operazione vale oltre 27 milioni di euro: “risorse che la Regione”, commenta Toniolo, “potrà investire per il rilancio dell’economia veneta e per il sostegno alle famiglie e ai cittadini in difficoltà per la crisi”.
Toniolo comunica anche che sono state stralciate le posizioni di due strutture sulla Piana del Cansiglio di proprietà di Veneto Agricoltura (gli impianti del campo da Golf Club House e l’Hotel San Marco) perché insistenti su terreno demaniale regionale. “Un intervento sul quale ha inciso la commissione”, commenta Toniolo, “al fine di valorizzare ulteriormente i beni sul Cansiglio”.
“In generale”, conclude Toniolo, “proseguono i piani di alienazione dei beni regionali inutilizzati o sottoutilizzati e che costano comunque per la manutenzione ordinaria: meglio liberare risorse per gli interventi necessari al rilancio economico!”
Da segnalare che la Cassa depositi e prestiti avrebbe già mostrato interesse per alcuni dei beni in alienazione.
Questi i beni alienabili con la delibera approvata: a Teolo di proprietà del Parco regionale dei Colli Euganei un edificio scolastico degli anni ’30 (230mila euro); a Padova dell’ESU in via Facciolati 11 appartamenti e 10 box auto (1milioni 285mila euro) e in via Belzoni negozio e cantine (292mila euro) e in via Prati uffici e cantine (519mila euro); ancora a Padova sempre dell’ESU in via Tartaglia 20 appartamenti (2milioni e 425mila euro); a Motta di Livenza di Veneto Agricoltura il CFP villa Rietti Rota (5milioni e 650mila); a Belluno dell’Arpa porzione edificio antisismico ad elevata tecnologia (3 milioni e 602mila euro); a Vicenza dell’Arpa in via Spalato uffici e laboratori (2milioni e 250mila); a Treviso dell’arpa in via D’Annunzio uffici degli anni 50 (2milioni e 175mila) e in Piazza Pio X uffici degli anni ’50 in centro storico (1 milione e 80mila euro); dell’Arpav a Verona in via Giovanni della Casa uffici (1 milioni e 80 mila) e in via Salvo D’Acquisto uffici e laboratori (4milioni e 400mila); a Rovigo sempre dell’Arpa in Porta Po edificio edilizia commerciale (1milioni e 80mila euro) e in viale della Pace laboratori degli anni ’30 (1milioni e 170mila euro).