Addizionale Irpef – Ferrari: Cgil Veneto): solo per i redditi più alti

Addizionale Irpef – Ferrari: Cgil Veneto): solo per i redditi più alti

Venezia Mestre, 27 novembre 2020 – E’ iniziato il dibattito tra le forze politiche e le rappresentanze economiche (corpi intermedi), sull’eventualità della reintroduzione in Veneto dell’addizionale Irpef regionale abolita più di 15 anni fa dall’ex presidente Giancarlo Galan. Decisione che anche il presidente Luca Zaia ha mantenuto fino ad oggi. Ma ora c’è il covid-19, una epidemia che ha colpito duro anche a livello economico e che si ripercuote sulle casse della Regione del Veneto. Per la Cgil si potrebbe reintrodurre l’addizionale Irpef solo per i redditi alti. Il segretario generale veneto Ferrari dice: “si rimedi all’errore fin dal prossimo bilancio regionale”. Bilancio che verrà discusso a giorni in Consiglio regionale.

Dichiarazione di Christian Ferrari, segretario generale Cgil Veneto

“L’emergenza sanitaria e la crisi economica, che ne è conseguita, dimostrano in cosa si traduca lo slogan “Veneto Tax Free” portato avanti negli ultimi 10 anni. Significa lasciare sole le persone e le aziende in difficoltà, che possono contare solo sulle risorse stanziate dal Governo nazionale senza ricevere adeguato sostegno da parte dell’Istituzione regionale, come invece succede in altri territori.

Oggi il presidente Zaia ha pronunciato parole di verità in tal senso, ricordando come le casse siano vuote di diversi miliardi di euro per la decisione deliberata di tagliare a tutti l’addizionale Irpef, a prescindere dal reddito.

Questo ha un’inevitabile conseguenza: far stare meglio chi ha di più e disarmare l’intervento pubblico a favore di chi ha più bisogno, aumentando sostanzialmente le diseguaglianze sociali.

È un problema in tempi ordinari, diventa un dramma in tempi eccezionali.

La Cgil del Veneto denuncia da tempo questo grave errore e ritiene che, al di là di quanto accaduto nel passato, sia necessario porvi immediatamente rimedio.

A partire dalla prossima legge di bilancio regionale. Non chiediamo ovviamente di applicare l’addizionale Irpef a tutti, ma a partire da una soglia di reddito e in modo progressivo. La nostra proposta è di farlo al di sopra dei 65.000 euro annui.

Si recupererebbero fondi preziosi per affrontare meglio la pandemia, che durerà ancora molti mesi, e per rilanciare gli investimenti utili a far ripartire il nostro tessuto produttivo.

Questo è il momento della solidarietà e non del “meno tasse per tutti”, che poi vuol dire – lo ribadiamo – più soldi per pochi e meno servizi e opportunità per la grande maggioranza dei cittadini veneti”.

(fonte: Cgil Veneto)

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