Foto riconducibili allo stato islamico (ISIS), di combattenti e imam radicali: è quanto la Digos di Brescia avrebbe trovato nel computer sequestrato ad Arben Suma, il macedone di 30 anni, residente ad Arzignano, accusato di istigazione all’odio razziale e apologia del terrorismo. Per gli investigatori, l’operaio avrebbe “collegamenti con il mondo islamico e specialmente con l’ Isis ”. In un libro, inoltre, intitolato “Le disposizioni su chi insulta il profeta”, sarebbero stati sottolineati alcuni “passaggi ideologici ispiratori di post (su Facebook) a contenuto oltranzista”. Venerdì prossimo Suma sarà in aula per spiegare la sua posizione. (fonte: lineanews.it – Pubblicata in FM su Radio Vicenza)