Caso Forall – Sbrollini (IV): a fianco dei lavoratori interroga il MISE

Caso Forall – Sbrollini (IV): a fianco dei lavoratori interroga il MISE

Vicenza, 16 dicembre 2020 – “Siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Forall. In questi anni hanno accettato ristrutturazioni dolorose ed ora si ritrovano improvvisamente messi fuori dalla produzione. Sono tanti, sono troppi. Una azienda con una storia così importante per il territorio non può trovare una fine così.

Il fondo del Qatar non può lasciare dall’oggi al domani in questo modo. Contiamo nel tavolo regionale e siamo impegnati a chiedere un tavolo di concertazione nazionale.

Alla manifestazione sindacale di ieri eravamo presenti con una delegazione di Italia Viva per manifestare assieme ai lavoratori. Sono personalmente in contatto con il Ministro al quale ho chiesto uno sforzo concreto. Ho peraltro presentato una interrogazione allo stesso per chiedere un tavolo nazionale ed un coinvolgimento del Mise per cercare, con la collaborazione del Fondo del Qatar, una soluzione. Un interlocutore interessato al marchio ed al sito produttivo può essere trovato. Ci vuole la buona volontà e grande senso di responsabilità di tutti gli interlocutori, prima di tutto da parte di chi ha gestito negli ultimi anni l’azienda”.



Il Testo della interrogazione
 

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta

SBROLLINI – Al Ministro dello sviluppo economico –

Premesso che:

nei primi giorni di dicembre il Fondo Mayoola del Qatar ha comunicato la decisione di chiudere l’attività dello stabilimento Forall Confezioni Spa di Quinto Vicentino, società che produce vestiti per lo storico marchio Pal Zileri;

la decisione di cessare l’attività – che avrebbe apparentemente assunto un carattere del tutto irrevocabile – ha gettato in un profondo stato di preoccupazione tutto il territorio Vicentino, ed in particolare il comune di Quinto Vicentino: lo stabilimento produttivo Forall, infatti, rappresenta per Quinto e le zone limitrofe un riferimento industriale di notevole importanza;

considerato che:

la crisi che coinvolge il marchio Pal Zileri si protrae ormai da diversi anni: per citare un dato, dal 2014 ad oggi il numero di dipendenti è drasticamente calato, passando dai 900 agli attuali 400 lavoratori, aumentando altresì la frequenza del ricorso agli ammortizzatori sociali;

nondimeno, anche i fatturati dell’azienda si sono via via ridotti: i deficit si sono succeduti con regolarità e sono stati coperti dal Fondo Mayhoola, il quale si è trovato ad impiegare ingenti risorse non solo per l’acquisto di Pal Zileri ma anche per il sostegno ai lavoratori – in riferimento al quale, si parlerebbe di cifre comprese tra i 120 ed i 130 milioni;

ad amplificare ed aggravare lo stato di estrema difficoltà in cui già versava l’azienda, a dispetto degli investimenti e dei conseguenti piccoli segnali di rilancio che si stavano cominciando ad intravedere, è stato l’arrivo della pandemia da Covid-19 ed il conseguente lockdown, che hanno causato la profonda crisi generale che coinvolge attualmente tutto il mercato della moda di alta gamma maschile,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quale ne siano gli orientamenti in merito;

se non ritenga opportuno aprire un tavolo di crisi relativo all’azienda Forall di Quinto Vicentino;

quali iniziative intenda adottare al fine di individuare aziende e brand nazionali ed internazionali potenzialmente interessati all’acquisizione del prestigioso marchio, nonché di intensificare la ricerca di un possibile acquirente in grado di risollevare le sorti dello stabilimento e di rilanciare altresì l’economia del territorio in questione.

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