Il sito ex Safond a Montecchio Precalcino preoccupa cittadini e comuni

Il sito ex Safond a Montecchio Precalcino preoccupa cittadini e comuni

Si è svolto ieri un incontro pubblico nel cinema ex Acli di Preara di Montecchio Precalcino dedicato ad approfondire la problematica ambientale che pone la realizzazione di un sito di trattamento rifiuti nell’area ex Safond Martini di Montecchio Precalcino. Perché preoccupa questa nuova realtà? Perché un’attività così delicata e pericolosa verrebbe posizionata sulla ricarica delle falde degli acquedotti che servono molti comuni del Vicentino e del Padovano, in particolare il capoluogo, la Città del Santo.
Scrive a Lineanews.it Jacopo Graziani, portavoce del locale Comitato Tuteliamo la Salute: “Desideriamo informarvi di alcune notizie che cambiano notevolmente la fase di Valutazione di Impatto Ambientale del nuovo progetto di Silva Srl a Montecchio Precalcino (Vicenza)”. 
L’impianto di rifiuti sanitari pericolosi infettivi, sabbie aditivate e inorganiche, e deposito di rifiuti pericolosi che la multinazionale Ecoeridania intende costruire nella controllata Silva Srl a Montecchio Precalcino – spiega Graziani – si troverebbe infatti poco più di 1 km a monte rispetto ai pozzi di captazione dell’acquedotto di Padova“. 

Di seguito riproduciamo i contenuti del comunicato del Comitato dal titolo “ATO Bacchiglione, Viacqua, Comune di Padova e altri 11 comuni del padovano esprimono il loro NO al nuovo piano di Silva Srl”. Sull’avvenimento e sulle novità scrive anche Marco Milioni su Vicenza Today che svela ulteriori retroscena inquietanti.

ATO Bacchiglione: contrari al nuovo progetto di Silva, l’impianto è dentro la zona di rispetto e salvaguardia, non è compatibile con il quadro ambientale


ATO Bacchiglione, consiglio di Bacino che sovraintende e controlla la gestione delle acque di Viacqua (Vicenza) e Acegas Aps Amga (Padova), ha espresso la propria contrarietà al progetto di Silva Srl a Montecchio Precalcino.
Nel documento inviato alla Provincia di Vicenza, ATO afferma che tale attività non è compatibile con il quadro ambientale, in considerazione del prelevamento dell’acqua dell’acquedotto di Padova poco più di 1 km a monte rispetto all’impianto ex Safond.
La posizione del consorzio ATO si articola in 3 punti principali:

  • Il sito è collocato in un’area del Comune di Montecchio Precalcino estremamente
    delicata che, relativamente al Grado di Vulnerabilità Intrinseca della falda freatica, risulta avere una vulnerabilità elevata, oltre ad essere circondata da aree aventi vulnerabilità estremamente elevata. Lo stabilimento è ubicato in un’area di media-alta pianura caratterizzata da un sottosuolo ghiaioso e permeabile; è un contesto territoriale molto importante dal punto di vista idrogeologico, in quanto sede di ricarica degli acquiferi sotterranei che costituiscono la principale risorsa idropotabile per ampie aree della pianura veneta.
  • I rifiuti e le sostanze pericolose di cui si prevede il trattamento, e che fino ad oggi non sono stati mai trattati nel sito esistente, sono di forte impatto potenziale sulle risorse idriche, sia superficiali che sotterranee. La presenza di tali sostanze pericolose crea un potenziale rischio per le falde. Non risulta possibile escludere a priori la potenziale presenza di contaminanti che possono interessare le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali e di transito dei veicoli (di prima e seconda pioggia) che, secondo gli elaborati di progetto, saranno smaltite mediante pozzi perdenti o batterie di drening; è necessario evidenziare che non tutte le sostanze pericolose indicate sono trattenibili mediante i processi previsti in progetto, ovvero semplice sedimentazione e disoleazione.
  • Il Consiglio di Bacino Bacchiglione individua e propone alla Regione Veneto la nuova perimetrazione delle aree di salvaguardia degli attingimenti idropotabili, come stabilito dall’art. 94 del 152/2006 e ss.mm.ii e dalla DGRV 1621/2019. Nell’ambito di tale compito istituzionale, il Consiglio di Bacino si sta adoperando, in sinergia con i gestori del territorio AcegasApsAmga e Viacqua, al fine di individuare le aree di salvaguardia. I gestori stessi hanno in essere un contratto per la realizzazione di studi idrogeologici del territorio di competenza, mirato all’individuazione delle aree di salvaguardia di tutte le numerose fonti di approvvigionamento idropotabile, secondo i criteri stabiliti dalla stessa Deliberazione Regionale.
    Il terzo punto è il punto chiave della questione: all’interno delle zone di rispetto, per l’articolo 94 del d.l. 152/06, è vietata l’apertura di pozzi, la gestione di rifiuti, lo stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e di pozzi perdenti. Tutto ciò è invece previsto dal progetto di Silva Srl.
    “La perimetrazione proposta per tali zone di rispetto – si legge nel documento – è in fase di istruttoria tecnica e sarà trasmessa al competente ufficio della Regione Veneto per l’approvazione”.
  • La proposta di perimetrazione effettuata comprende anche il sito della Silva Srl, che si trova al centro della zona di rispetto allargata. “Pertanto – prosegue la nota – per un principio di precauzione e prudenza, essendo a conoscenza dell’individuazione di una delimitazione più ampia dell’area di salvaguardia dei pozzi idropotabili del gestore AcegasApsAmga, si ritiene già di dover considerare tale area come se fosse vincolata, per evitare eventuali fenomeni di alterazione qualitativa e/o inquinamenti della falda a discapito del sistema acquedottistico dovuto alla presenza di attività pericolose.”

Viacqua: serie perplessità sulla compatibilità ambientale dell’insediamento proposto da Silva

Il gestore delle acque vicentine ha inviato alla Provincia di Vicenza, ad ATO Bacchiglione e al Comune di Montecchio Precalcino le proprie osservazioni, nelle quali esprime serie perplessità sulla compatibilità ambientale dell’insediamento proposto da Silva. Viacqua ha poi evidenziato come, vista “l’attività svolta nel sito, che prevede anche lo stoccaggio esterno di rifiuti, non risulta possibile escludere a priori la potenziale presenza di contaminanti che possono interessare le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali anche per il transito dei veicoli (di prima e seconda pioggia)”. Sul prelevamento di acqua in quantità industriali, richiesto da Silva Srl, Viacqua si riserva “di fare le opportune valutazioni nel merito dell’istanza di rinnovo dopo aver acquisito i dati caratteristici relativi al nuovo prelievo.” In merito alla situazione dei cittadini di Dueville, comune che non ha l’acquedotto, Viacqua aggiunge che “tutti gli abitanti nel territorio comunale si approvvigionano da pozzi privati ad uso potabile, spesso poco profondi, e quindi maggiormente vulnerabili rispetto a qualsiasi potenziale inquinante che intercetti la falda.”

Padova, Abano Terme e i comuni della Saccisica esprimono contrarietà al progetto

Presa di posizione netta e chiara, quella di 11 comuni del padovano e 1 del veneziano che sono forniti da Acegas Aps Amga, che distribuisce l’acqua proveniente proprio da Villaverla. I sindaci dei Comuni di Padova, Piove di Sacco, Abano Terme, Arzergrande, Brugine, Cona, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Polverara, Pontelongo, Sant’Angelo di Piove di Sacco si sono riuniti lo scorso 8 maggio per stilare un documento che è stato condiviso, tra gli altri, con il Presidente Luca Zaia. I sindaci di questi comuni hanno manifestato, si legge, “forte preoccupazione” per i nuovi progetti industriali e hanno evidenziato come si tratti di “un’area che riveste elevata criticità ambientale in quanto localizzata in corrispondenza della zona di ricarica della falda e a valle idrogeologica dei punti di prelievo idropotabile”. I 12 comuni hanno avanzato una richiesta che si sviluppa in 4 punti principali. Chiedono che

  • –  venga valutata l’interruzione di ogni procedura autorizzativa fino alla piena applicazione dei criteri tecnico-scientifici per la delimitazione delle aree di salvaguardia.
  • –  vengano coinvolti formalmente il Consiglio di Bacino Bacchiglione e i gestori del servizio idrico integrato nella valutazione del progetto.
  • –  sia applicato con rigore il principio di precauzione, a tutela di una risorsa essenziale e insostituibile come l’acqua potabile, nell’interesse della salute pubblica e dell’ambiente

– sia garantita la massima partecipazione istituzionale, anche con il coinvolgimento dei Comuni i cui territori sono serviti dalla rete idrica interessata dalle captazioni poste a valle del sito.

In conclusione i sindaci padovani ribadiscono la loro “contrarietà all’insediamento proposto, che riteniamo incompatibile con la tutela delle fonti idriche e con gli indirizzi stabiliti dal Piano Regionale di Tutela delle Acque”

Lorenzo Altissimo all’assemblea col Comitato afferma: “La proposta di Silva è da respingere”

Lo scorso 22 maggio a Preara si è svolta l’assemblea organizzata dal gruppo di minoranza L’Astego”, in collaborazione con il “Comitato Tuteliamo la Salute”, e che si è rivelata molto partecipata (non presenti, però, i sindaci di Villaverla e Montecchio Precalcino). La sala del teatro “ex Acli” era più che piena. Si sono rivelati particolarmente apprezzati dal pubblico gli interventi dell’ingegner Mion del Comitato, del dottor Cordiano di ISDE Medici per l’Ambiente e del dottor Altissimo. Proprio l’intervento dell’ex direttore del centro idrico di Novoledo è stato particolarmente applaudito. Il dottor Lorenzo Altissimo ha annunciato “in diretta” le prese di posizione di ATO Bacchiglione, Viacqua e di 12 comuni padovani. I documenti mostrati dal chimico non erano conosciuti dai più ed hanno lasciato tutti molto sorpresi ma entusiasti.

Altissimo ha poi aggiunto che il progetto di Silva Srl non è soltanto poco opportuno, ma addirittura “da respingere” in virtù anche degli elementi evidenziati dagli enti idrici.

Al termine della serata centinaia di persone hanno posto la loro firma contraria al progetto di Silva, portando ora il numero abbondantemente sopra le 4500 firme. Attiva anche la petizione online su Change.org raggiungibile al seguente link: http://chng.it/KV2bszRSvm La registrazione della serata è disponibile già ora sul canale Facebook del Comitato Tuteliamo la Salute e a breve sarà anche sul canale YouTube del Comitato.

Comitato Tuteliamo la Salute

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