La FLAI CGIL di Vicenza interviene sulla vicenda giudiziaria che riguarda il femminicidio di Noventa Vicentina avvenuto il 10 settembre del 2021, vittima l’operaia Rita Amenze iscritta nella categoria degli alimentaristi della CGIL. Il marito Pierangelo Pellizzari venne condannato in primo grado all’ergastolo, ora a Venezia (alla Corte d’Assise d’Appello) la pena è stata commutata in 19 anni di reclusione.
In seguito al fatto di sangue del 2021 la FLAI Cgil con le Camere del lavoro di Vicenza e Noventa e le realtà locali avevano organizzato una fiaccolata e raccolto fondi per pagare il funerale alla povera vittima madre di tre figli minori rimasti in Nigeria.
«Le sentenze della magistratura si rispettano – afferma Stefano Menegazzo, segretario generale provinciale di FLAI CGIL -, ma ci prendiamo l’onere e l’onore di commentare questa “riduzione di pena” in Corte d’assise d’appello: se non è premeditazione quella del femminicidio di Rita allora cosa si intende per premeditazione? Comunque attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza». Ci sono le denunce della vittima che si stava separando dal marito e i resoconti degli investigatori dei carabinieri che dimostrano anche con testimonianze come l’uomo stesse seguendo da giorni i movimenti della donna.
«Inoltre ci pare di cattivo gusto la scelta di alcuni mezzi di comunicazione – continua Menegazzo – di continuare a pubblicare la foto della vittima assieme al suo aguzzino. Rispetto ai valori in cui crediamo – conclude il segretario – si tratta di una scelta aberrante, schifosa e riprovevole!»
Su quest’ultimo aspetto il sindacato degli alimentaristi della Cgil chiede l’intervento del Sindacato dei giornalisti del Veneto rispetto alla deontologia professionale in riferimento alle vittime di femminicidio e si riserva di operare una segnalazione alla commissione disciplinare dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.