Sandrigo (Vicenza), 15 luglio 2020 – Ci mancava il baccalà alla vicentina durante la quarantena, quello buono, secondo la ricetta originale, povera, ma che necessità di ingredienti di primissima qualità. E così a fine giugno dopo il lockdown siamo andati a trovare Giovanni Pozzan all’Antica trattoria Due Spade di Sandrigo.
Ci mancava il baccalà alla vicentina e allora via con il menù 100% a base stoccafisso delle isole norvegesi Lofoten dall’antipasto al dolce: il crostino (anche con baccalà mantecato, e uova di baccalà), e poi un bis di primi (uno splendido risotto e altrettanto meravigliosi bigoli col sugo di baccalà) e poi baccalà con la polenta … il tutto innaffiato da un prosecco “soprannaturale” …
Mi avevano detto che Giovanni Pozzan fosse un “eretico”: in realtà mi ha raccontato che per ben 9 anni ha solcato il Mare del Nord per pescare con le barche che fanno base alle Lofoten: “per capire la materia prima, per conoscere a fondo il processo di preparazione ed essiccazione …”
Non segue la ricetta della Confraternita (pur essendo stato tra i fondatori) che comprende due ingredienti, la cipolla e l’acciuga, che alle Due Spade sono banditi.
“Mia nonna mi diceva: non ha senso perdere due ingredienti con i quali puoi fare altri due piatti e metterli nel baccalà – sottolinea -. E poi nei codici antichi, quelli trovati nei conventi thienesi, questi due ingredienti non ci sono”. La verità è che così il baccalà è più leggero, piacevole, digeribile.
Per gli sportivi, amanti del calcio e dell’hockey su ghiaccio, la taverna è da visitare: è ricca di maglie, coppe e oggetti autografati da grandi campioni che hanno calcato i manti erbosi della serie A e i palasport del ghiaccio delle nostre Alpi. Autografi ovunque di personaggi importanti …
MOLTO BENE GRAZIE…..
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