Tav: firmato accordo per nodo di Padova

Tav: firmato accordo per nodo di Padova

Padova, 10 agosto 2020 – Firmato questa mattina al Municipio di Padova l’addendum al Protocollo di intesa per la “Concretizzazione degli interventi e per l’avvio dei conseguenti approfondimenti funzionali e progettuali atti alla valorizzazione del nodo ferroviario di Padova” tra Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Regione Veneto, Comune di Padova e Rete Ferroviaria Italiana e Fs Sistemi Urbani.

A sottoscrivere il documento, il ministro Paola De Micheli, il presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Padova Sergio Giordani, l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile e l’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, presenti anche l’amministratore delegato del Gruppo Fsi, Gianfranco Battisti e il prefetto vicario di Padova Raffaele Ricciardi.

De Micheli ha sottolineato come Padova sia il simbolo di un nuovo approccio all’alta velocita’ e alla gestione delle stazioni ferroviarie: “La stazione non e’ piu’ solo luogo di transito e sta diventando luogo di vita. Serve un’accelerazione nell’implementazione di tutti i sistemi ferroviari. Senza investimenti rischiamo di non recuperare deficit strutturali, e dobbiamo migliorare la circolazione delle merci e delle persone. Nelle aree toccate dallo sviluppo dell’intermodalita’ – ha concluso – si calcola un incremento del Pil pari al +3,5%”.

“Padova è una città che godrà di uno sviluppo urbano coerente con la nascita del nuovo Ospedale. Per questo è necessario un Masterplan infrastrutturale che utile a programmare, finanziare e realizzare importanti interventi di interesse regionale e sovraregionale – ha dichiarato il governatore Zaia – Gli interventi da sviluppare riguarderanno in particolare l’attraversamento di Padova dell’alta velocità/capacità Milano-Venezia con il nuovo Ponte di Borgomagno; la riqualificazione interna ed esterna della Stazione ferroviaria; la realizzazione a lungo termine di una “gronda merci” che consenta di by-passare la stazione di Padova, sia sulla dorsale Milano Venezia, sia su quella per Castelfranco, ed in particolare da e per l’interporto. Acceleriamo così la partita delle infrastrutture, dopo un periodo di tempo in cui qualcuno, al Ministero dei Trasporti, diceva che l’Alta Velocità e le opere pubbliche non servivano…”.

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