
Il podere lungo via Asiago, nell’estremo Nord del territorio del Comune di Caldogno dove un decimo di ettaro sarà interessato all’intervento degli archeologi. I lavori nei 120 ettari del cantiere non si fermeranno.
“Giusto far intervenire gli archeologi, ma l’area in cui sono stati trovati i reperti, forse romani, è di fatto una punta di spillo rispetto all’intera area interessata al bacino di laminazione. Pertanto ritengo che sia altrettanto giusto proseguire i lavori salvaguardando il sito archeologico”. Lo afferma il consigliere regionale del Veneto Costantino Toniolo (NCD), dopo aver saputo del ritrovamento resti romani nella zona di via Asiago a Caldogno (Vicenza). “Sono passati oramai quattro anni dall’alluvione di Ognissanti e il bacino sarà pronto se tutto va bene nel 2016, non ci possiamo permettere un’altra catastrofe del genere”, puntualizza Toniolo: “I lavori devono proseguire ne va della sicurezza di Caldogno, di Vicenza e di tutti i paesi a Sud sull’asta del Bacchiglione sia in provincia di Vicenza sia di Padova”.
“L’area interessata ai reperti è di un decimo di ettaro, circa mille metri quadri”, puntualizza Toniolo, “mentre l’area sulla quale si sta lavorando per il bacino è di 120 ettari, ovvero 1 milione e 200mila metri quadri: insomma il sito archeologico, come si dice in gergo, è una punta di spillo sulla carta geografica. Non c’è proprio ragione di bloccare i lavori sull’intero bacino!”
“Oggi ho parlato con il presidente Zaia, che mi dà ragione!”, racconta Toniolo, “anche lui è si preoccupa per la conclusione in tempi certi del cantiere e quindi è per l’entrata in funzione al più presto di questa opera di difesa idraulica!”
“Sul versante archeologico è bene che vengano studiati questi resti ritrovati”, conclude Toniolo, “perché le vestigia del passato hanno sempre un valore”.
“Certo è che nella zona del bacino ora abbiamo sia un sito di interesse naturalistico (via Vegre, ndr), sia uno di interesse archeologico: mi pare”, conclude Toniolo, “una buona opportunità per Caldogno da far fruttare assieme al gioiello della villa palladiana e ad altre realtà di interesse storico-artistico che vi sono nel territorio comunale”.





