“Meglio costruire ponti” dice Renzo Piano che a Vicenza ha lasciato un segno

“Meglio costruire ponti” dice Renzo Piano che a Vicenza ha lasciato un segno

Vicenza, 6 agosto 2020 – Risuonano ancora negli animi di moltissimi italiani le parole di Renzo Piano nel suo straordinario intervento all’inaugurazione del ponte San Giorgio a Genova: “I ponti sono importanti: meglio costruire ponti che muri. A Genova siamo sospesi tra il cordoglio di quella tragedia e l’orgoglio di aver ricostruito il ponte. Comunque è meglio costruire ponti che muri”.

Nel catalogo della Rete delle Biblioteche vicentine sono innumerevoli i libri sull’architettura di Renzo Piano, tra cui ce ne sono due di argomento vicentino.

Anche a Vicenza, infatti, l’architetto ha lasciato un segno: è la copertura della Lowara di Montecchio Maggiore (eccola nella foto accanto all’architetto). Dopo la grande nevicata del 1985 Piano fu chiamato da Renzo Ghiotto a ricostruire il tetto della sua azienda.

Fu il punto di partenza per un’avventura vicentina che durò sei anni: in Basilica Palladiana nel 1986 tenne la sua prima mostra organica in Italia dei suoi progetti e, su incarico del Comune, elaborò un progetto per il restauro appunto della Basilica e il riuso del palazzo degli Uffici in piazza Biade.

Era un progetto troppo bello, in anticipo di vent’anni sull’orologio della Storia.

Sei anni di discussione non servirono a niente perché nel 1991 la Soprintendenza lo bocciò. Peccato.

Il restauro del 2006-2012 della Basilica non fece nulla di diverso da quanto lui aveva ipotizzato vent’anni prima.

L’intervento alla Lowara è raccontato nel libro di Paola Vighy e Giovanni Traverso, il progetto Basilica e il dibattito è spiegato nel volume “L’altalena dei sogni”.

NOTA: “L’altalena dei sogni. Il teatro mai realizzato a Vicenza. Cinquantaquattroanni di progetti e tentativi” è il libro dato alle stampe nel 1996 da Ergon Edizioni di cui è autore Antonio Di Lorenzo. Un volume che contribuì a far crescere l’esigenza del teatro a Vicenza, realizzato poi nei primi anni 2000 col sindaco Enrico Hüllweck. Nel volume si parla di tanti progetti mai realizzati e si cita anche la bella proposta di Renzo Piano.

(fonte: Antonio Di Lorenzo, giornalista e scrittore)

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