Velo d’Astico (Vicenza), 23 settembre 2020 – Un piccolo imprenditore vicentino è stato denunciato per fatture false ed evasione fiscale: la guardia di finanza gli ha anche sequestrato la villetta e l’auto.
Le indagini, condotte dalle fiamme gialle della Tenenza di Schio, sono iniziate nei primi mesi di quest’anno, su delega della procura della Repubblica di Vicenza, finalizzata a fare luce sull’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte di una ditta individuale attiva nel settore della lavorazione dei metalli e con domicilio a Velo d’Astico (VI).
Ad accorgersi che qualcosa non andava in quell’azienda erano stati i funzionari dell’agenzia delle entrate: l’impresa infatti era stata sottoposta a verifica fiscale.
Le indagini hanno permesso di rilevare come la stessa ditta abbia sistematicamente utilizzato, per gli anni d’imposta dal 2013 al 2016, fatture per operazioni inesistenti emesse da 8 imprese “cartiere” con sede in Veneto, già “pluri-indagate” dalla guardia di finanza e dalla magistratura berica. Complessivamente, l’impresa individuale ha annotato ed inserito in dichiarazione dei redditi 45 documenti passivi fittizi, per un totale di 281.224 euro e 20 cent a cui si aggiunge l’I.V.A. di 61.849 euro e 31 cent.
In particolare, tutte le imprese fornitrici, con sedi fittizie a Vicenza, Bassano del Grappa (VI), Thiene (VI), Sandrigo (VI), Cittadella (PD) e Breda di Piave (TV), erano accomunate dalla totale assenza di strutture produttive e di dipendenti, nonché riconducibili ai medesimi soggetti già indagati in singoli procedimenti aperti presso la procura vicentina.
L’interezza dei pagamenti veniva immediatamente dirottata, direttamente o indirettamente, su rapporti bancari esteri, ubicati in Austria e Slovacchia, intestati a società estere non operative o italiane ma “decotte”, per la presumibile monetizzazione e restituzione allo stesso utilizzatore.
Il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Vicenza ha accolto la richiesta del magistrato inquirente ed ha aderito alle conclusioni del percorso investigativo condotto dalla Tenenza di Schio della GdF.
Il giudice ha quindi emesso un decreto di sequestro preventivo di 159.602 euro e 33 cent, somma dell’I.V.A. e dell’I.R.Pe.F. evase tramite l’utilizzo delle fatture fittizie, nei confronti della ditta e del suo titolare, R.G., 40 anni, residente a Velo d’Astico (VI).
Da segnalare che la ditta individuale nel frattempo è cessata per conferimento in una S.r.l. neo-costituita.
Il provvedimento di sequestro preventivo ha permesso di sottoporre a vincolo reale due immobili (tra cui la villetta in cui risiede l’imprenditore), un’autovettura (Peugeot 5008), tre conti correnti e un libretto di risparmio, sino al raggiungimento dell’intera somma indicata.
Lo stesso imprenditore è attualmente indagato dalla procura di Vicenza per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
In caso di condanna dell’indagato i beni saranno confiscati al fine di restituire all’erario il maltolto.
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