Dopo H&M che ha annunciato la chiusura con le ferie di agosto, ha chiuso Conbipel, e si apprestano a chiudere due marchi veneti storici: Sisley e Benetton (nell’ex Standa)
Vicenza, 22 giugno 2020 – Il cuore del centro storico di Vicenza sarà presto orfano di due marchi storici veneti, sempre presenti in città da decenni: chiuderanno probabilmente con le ferie estive di agosto (ma la chiusura potrebbe essere prorogata a fine anno) sia Sisley (in largo Zileri) sia Benetton (nello stabile dell’ex Standa di fronte a Palazzo Trissino).

Ce lo confermano fonti attendibili del mondo del commercio vicentino. Quindi prosegue l’impoverimento della proposta commerciale del centro storico nel salotto buono di Corso Palladio, meta dello “struscio” del fine settimana per migliaia di vicentini.

CHIUDE H&M
All’inizio dell’anno la multinazionale nordica H&M ha annunciato che chiude i suoi negozi nei centri delle città vicentine: a Vicenza chiuderà con le ferie estive il punto vendita all’angolo con Contrà Cesare Battisti e a Bassano del Grappa quello in centro. Restano i punti vendita nei centri commerciali.

CHIUSO CONBIPEL
Sorpresa: dopo l”epidemia e lockdown da Covid-19 il negozio Conbipel di fianco a palazzo Bonin Longare è stato svuotato e abbandonato dalla catena che pare rimanga al centro commerciale Palladio.

IN AFFITTO L’EX ALLENBY
Chiuso da tempo e in affitto lo spazio che ospitava Allenby tra Dan John e Kasanova di fronte ad H&M.

SVENDITA STRAORDINARIA DA MAX &CO
Anche un altro negozio storico del centro (di fronte al Municipio) sta per chiudere: è Max&Co. e sulle sue vetrine si legge “vendita straordinaria per cessata attività”.

VIA ANCHE BRAZZALE COL GRAN MORAVIA
Anche il gruppo lattiero caseario Brazzale (Gran Moravia) dopo l’inverno ha lasciato il centro storico di Vicenza: di fianco alla nota boutique Luisa Spagnoli sorgeva infatti il secondo spaccio della provincia dove era possibile acquistare prodotti di alta qualità con i marchi del gruppo, ma anche altri prodotti di salumeria. Il centro storico si trova orfano anche di questa attività. Fonti attendibili, però, ci spiegano che si trattava di un esperimento e che il gruppo Brazzale avrebbe abbandonato l’idea di realizzare una catena di negozi col proprio marchio. Almeno per ora.
Di questo passo lo “struscio” in corso Palladio rischia di non avere più senso.


Finche’ lla gran parte della gente e’ contro il capitalismoe vota a sinistra, rimarra’ questa triste realta’.
Invece è proprio il capitalismo che, visti i costi dei centri storici, va dove quelli sono minori, fregandosene della gente, e badando solo ai profitti degli azionisti,