Giancarlo Puggioni, segretario generale della CGIL vicentina interviene sul pestaggio dello studente antifascista avvenuto venerdì scorso nel cortile del Liceo classico statale Pigafetta a Vicenza da parte di un gruppo di giovani di destra.
Scrive Giancarlo Puggioni (CGIL Vicenza): «La CGIL di Vicenza esprime profonda solidarietà e vicinanza allo studente vittima del pestaggio da parte di studenti appartenenti al movimento politico di estrema destra “Azione studentesca”.
Una forma di dissenso veemente ma non violenta, la scelta di un giovane studente di rappresentare la propria contrarietà “strappando dalle mani alcuni fogli”, ha come esito e reazione un indegno pestaggio. E questi sono fatti, non opinioni.
Altro fatto è che la Legge Fondamentale del nostro Paese è la Costituzione, norma che è stata frutto di una profonda e articolata discussione tra tutte le forze politiche del dopoguerra. Forze politiche antifasciste, poiché era dalla dittatura fascista che il nostro Paese stava uscendo. E la nostra Costituzione parla chiaro, senza alcuna ambiguità: afferma valori democratici, afferma la libertà di espressione (anche della libertà di dissenso) e condanna ogni forma di violenza. Fin che questo Paese continua a fondarsi sulla Costituzione, repubblicana ed antifascista, anche questi sono fatti e non opinioni.
E quindi non possiamo che esprimere condanna per il pestaggio di uno studente che ha semplicemente “osato” esprimere il proprio dissenso. Una condanna che guarda attonita ad una società che sembra talvolta aver perso di vista il senso profondo dei valori che accomunano tutte e tutti coloro che vivono nel nostro Paese, vale a dire la libertà di esprimere le proprie opinioni in un quadro democratico e non violento che è “la base”, quella base che consente ad ognuno e ognuna di noi di esprimersi, e senza la quale non potremmo dire di vivere in un Paese democratico.
E affermiamo questo non solo in ragione dell’azione violenta degli studenti di “Azione studentesca”, che naturalmente condanniamo “senza se e senza ma”, ma per le reazioni di alcuni rappresentanti politici di estrema destra, che ricoprono un ruolo all’interno delle nostre Istituzioni democratiche ma che, attraverso alcune loro affermazioni, sembrano dimenticare che il loro ruolo istituzionale affonda le proprie radici nella Costituzione repubblicana: antifascista, democratica e non violenta.
Leggere le dichiarazioni di alcuni esponenti politici di destra che, nel condannare in superficie ogni forma di violenza, mettono sullo stesso piano la scelta di un singolo studente di opporsi alla distribuzione di volantini (strappare dalle mani qualche volantino, fino a prova contraria, non rientra nel novero delle aggressioni) e il suo successivo pestaggio (definito come “eccesso di legittima difesa”) è francamente allucinante.
Noi pensiamo serva rimettere a fuoco il senso delle cose, riprendere in mano e discutere dei fondamenti della nostra convivenza civile, dirci che non è accettabile ridurre tutto ad una banale tifoseria tra opinioni contrapposte.
Mettere sullo stesso piano questi due atteggiamenti fa il paio con il tentativo, costante e pervasivo da parte di certa politica, di mettere sullo stesso piano fascisti e antifascisti. Ma la nostra Legge fondamentale dice altro, grazie a chi ha lottato per difendere i diritti di libertà di tutte e tutti noi. Apprezzabile dunque la scelta del Preside del Liceo Pigafetta di richiamare al rispetto dei valori costituzionali di democrazia, libertà e non violenza. Importante il suo stimolo ai/alle docenti ad aprire una riflessione con studenti e studentesse sui valori democratici fondanti la nostra Repubblica, sul dialogo non violento come fondamento di ogni dialettica democratica. Perché è solo attraverso la discussione, l’approfondimento, l’educazione a valori di democrazia e rispetto che il nostro Paese può evitare di scendere una china pericolosa, per tutte e tutti».
