Altre tre pietre d’inciampo a Vicenza per altrettanti morti nei campi di concentramento nazisti

Altre tre pietre d’inciampo a Vicenza per altrettanti morti nei campi di concentramento nazisti

Si è svolta questa mattina 25 gennaio 2025 la posa delle tre nuove “Pietre di inciampo” dedicate alla memoria di tre cittadini vicentini che persero tragicamente la vita nei campi di concentramento: tre piccoli blocchi quadrati di pietra ricoperti da una piastra di ottone che riporta nome, cognome, data di nascita e luogo di deportazione. Il Comune di Vicenza prosegue dunque nella posa delle pietre in ricordo dei concittadini vittime della follia nazifascista, rendendo omaggio questa volta ai vicentini Luigino Scuizzato, Ruggero Menin e Bruno Allegro, in vista della Giornata della memoria del 27 gennaio.

Le prime due pietre, quelle dedicate a Menin e ad Allegro, sono state posate di fronte a Palazzo Trissino, sede del Comune, lungo corso Palladio, al civico 98. La pietra dedicata alla memoria di Scuizzato, invece, è stata posata nella vicina contrà XX Settembre, sempre in centro storico, in corrispondenza del civico 2, dove il vicentino ha abitato prima della deportazione. Alle cerimonie hanno partecipato il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, i parenti delle tre vittime, e i rappresentati di Istrevi (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Vicenza).

«Con il passare degli anni sono sempre meno i testimoni viventi rimasti che possono raccontare gli orrori delle deportazioni nazifasciste – ha spiegato il sindaco di Vicenza Possamai -. Anche per questo motivo la posa delle Pietre d’inciampo assume un significato ancora più profondo. Queste pietre sono infatti un monito a non dimenticare mai i tragici avvenimenti del passato, così da impedire che possano riaccadere in futuro. Oggi ricordiamo e onoriamo la memoria di tre coraggiosi vicentini che, ancora molto giovani, hanno trovato la morte perché non si sono piegati alla dittatura, alla prevaricazione e alla violenza. È grazie al sacrificio di persone come Luigino Scuizzato, Ruggero Menin e Bruno Allegro, che oggi possiamo vivere in democrazia».

Bruno Allegro era un 21enne partigiano della Brigata Argiuna quando, nel 1945, fu trasferito nel sotto campo di Gusen per lo scavo delle gallerie del Berkristall-Bau. Morì quello stesso anno, il 19 aprile.

Era invece un 18enne Ruggero Menin, fattorino telegrafico, anche lui partigiano della Argiuna, quando fu deportato a Dachau il 5 ottobre del 1944, per poi essere trasferito poco dopo a Stutthof e nel sottocampo di Gotenhafen (Gdnya), dove morì il 24 marzo del 1945.

Luigino Scuizzato, internato militare, nel luglio del 1944 fu deportato a Burghausen e poi arrestato a Kempten, per poi essere portato a Dachau, dove a 24 anni trovò la morte.

La posa delle Pietre di inciampo rappresenta un gesto simbolico per omaggiare tre persone che, con il loro sacrificio, ricordano l’importanza di difendere i valori della libertà, della giustizia e della dignità umana. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al lavoro dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Vicenza (Istrevi), che ha curato la ricerca storica e supportato il Comune lungo l’iter di richiesta di realizzazione al maestro Gunter Demnig, ideatore delle Stolpersteine. Iter, seguito per il Comune dal Capo di Gabinetto Sandro Pupillo.

La posa di queste nuove tre pietre, si inserisce nel programma delle iniziative per la Giornata della Memoria organizzato dal Comune di Vicenza, per mantenere vivo il ricordo di chi ha pagato con la vita il prezzo della libertà che oggi viviamo.

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