Sono 58 le medaglie conquistate dall’Italia nella tappa del mondiale che si è svolta a Jesolo sul litorale veneziano. Più prvcisamente 17 ori, 15 argenti e 26 bronzi per l’edizione tutta adriatica di un Mondiale WAKO (World Association of Kickboxing Organizations) che ha segnato il record assoluto di presenze in Veneto.
Erano 2319 gli iscritti provenienti da 65 nazioni dei cinque continenti, per una sei giorni di gare mozzafiato. Merito dell’organizzazione impeccabile di due promoter d’eccezione come Nicola Traina e Barbara Falsoni, in collaborazione con la FIKBMS (Federazione Italiana Kickboxing Muay Thai Savate Shoot Boxe e Sambo).
Ad eccellere nel ring il coriaceo Alessandro Caputo, 67 kg di muscoli e cuore che hanno “abbattuto” il favorito russo. A seguire la strada fatta dal pescarese, all’interno delle quattro corde, spinti dai Direttori tecnici nazionali Pinto e Topa, il gigante italo-albanese Elios Lulaj (old junior, cat. 91 kg), il materano Antonio Gravela (old junior -57 kg) e la signorina del ring Irene Cipriani (-70 kg).
Gradino più alto del podio anche per Andrea Lombardo, Mattia Vitale, Gennaro Di Massa, i calabresi Federica Mirabello e Carmelino D’Alì, Chiara Teodorani e Francesca Ceci per la disciplina Point Fighting. Medaglia d’oro nel Light contact per Manuel Petralia, mentre ad eccellere nella Kick light sono stati: Riccardo Scarano, Noemi Esposito, Antonio Dell’Olio e Sveva Scandurra.
Applausi a scena aperta per le 58 medaglie conquistate in casa FIKBMS. Stiamo crescendo e le statistiche lo dimostrano. Alle nostre spalle ben 62 nazionali. A guardarci dall’alto solo Russia (73 ori) e Ungheria (19).
Ora che il giorno della verità è arrivato per cadetti e juniores, con sogni e premi in tasca voltiamo pagina. Si pensa al prossimo impegno. Il campionato del Mondo WAKO senior di Bratislava che si terrà dal 17 al 21 ottobre 2018.