Padova, 4 settembre 2020 – Ospitiamo il comunicato stampa dell’Unione degli Studenti Universitari UDU che protesta per l’autmento vertiginoso del costo del ticket per il test di medicina all’università di Padova. E poi si parla di istruzione pubblica garantita e gratuita anche a livello universitario per i meritevoli?
Il comunicato dell’UDU
Nell’intera giornata di ieri 3 settembre 2020 la Fiera di Padova ha ospitato migliaia di studenti venuti per sostenere il test nazionale per il corso di Medicina, che da quest’anno costerà ben 100 euro, anziché 30 come gli anni passati.
A denunciare il vertiginoso aumento il sindacato studentesco UDU Padova: ”Un test con un costo così alto non si è mai visto! Da anni ci battiamo a livello nazionale per dare le stesse garanzie a qualunque studente sia intenzionato ad intraprendere il percorso di medicina: dall’accesso libero all’università alla parità di borse di specializzazione per numero di laureati, avvisando che di questo passo si sarebbe giunti al collasso del nostro sistema sanitario, dichiara Marco Dario, rappresentante in CNSU.
“Ancora una volta sono gli studenti a dover pagare – prosegue -, con un vertiginoso aumento dei costi per sostenere il test d’ingresso: dai 30 euro dell’anno scorso ai ben 100 di quest’anno.
Un costo simile per un test nazionale è inaccettabile e viola il diritto allo studio, specie in questo momento di difficoltà economica causato dalla pandemia in corso, ed è un evidente segnale di quanto gli investimenti in Istruzione, Università e Ricerca siano stati soltanto spot, che poi nella realtà non trovano applicazione, quando ciò che chiediamo è di mettere tutti gli studenti e le studentesse nelle stesse condizioni, senza limitazioni di accesso e senza ostacoli di natura economica”.
La denuncia non si ferma solo ai costi del test: i problemi del percorso di studi medico si sono acuiti negli anni, portando inesorabilmente al collasso del sistema sanitario: “Il tema del superamento del Numero Chiuso per il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia è ormai da anni molto presente nel dibattito pubblico, in particolare adesso dopo l’emergenza Coronavirus, eppure ci troviamo ancora una volta ad assistere all’ennesima lotteria dei Test d’Accesso”, dichiara Pietro Notarnicola, coordinatore di UDU Padova, che prosegue: “Questa doveva essere l’occasione per ripensare le modalità d’accesso al corso di laurea in medicina, superando lo strumento del test che non può rappresentare veramente uno studente, limitando il suo diritto allo studio e al futuro. È necessario superare il numero chiuso una volta per tutte.
Come Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi chiediamo un piano strutturato di interventi per superare nel medio periodo anche la programmazione per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e Protesi Dentaria, prevedendo nel frattempo l’introduzione di un modello transitorio, che abbia l’obiettivo di arrivare alla totale apertura dei corsi dell’area medica con delle tempistiche chiare e brevi e con investimenti congrui alle peculiarità formative e didattica di tali corsi di studio”.
Conclude Notarnicola: “è il momento di fare scelte coraggiose, ora che abbiamo anche la certezza delle coperture economiche, serve una riforma del sistema universitario italiano, che sappia garantire la gratuità e il libero accesso agli studi per tutte e tutti gli studenti e serve un strutturale rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale”.
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