“In questa fase storica per il Veneto ci vuole l’autonomia o comunque forme accentuate di decentramento e federalismo. Piuttosto che negare l’autonomia ai territori italiani che la chiedono e declassare le regioni speciali in nome di una certa equità e giustizia, meglio dare a tutti ugualmente l’autonomia, che significa anche responsabilizzare di più gli amministratori regionali!” Si permette di suggerirlo al Ministro Maria Elena Boschi il presidente della Commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo (NCD), amministratore di esperienza (sindaco, consigliere comunale, assessore provinciale e consigliere regionale) promotore della legge istitutiva per il referendum consultivo sull’autonomia del Veneto. “Sono fermamente convinto che quelle regioni ora per nulla virtuose”, sottolinea Toniolo, “nel momento in cui si troveranno obbligatoriamente a fare i conti in casa loro con quello che hanno, faranno tornare i conti improvvisamente anche chiedendo in modo spontaneo di aggregarsi ad altre regioni!”
“Certo è più semplice accentrare tutto a Roma per far tornare i conti”, continua Toniolo, “ma in questo periodo storico sarebbe deleterio: Roma darebbe forza ai focolai secessionisti!”
Per quanto riguarda la dichiarazione di oggi del Presidente Zaia il presidente Toniolo fa sapere: “mi rallegro che il nostro Governatore lotti per l’autonomia e quindi si sia spostato dal sostenere l’indipendenza alla nostra proposta finalizzata per l’appunto all’autonomia della Regione!”