“Analizziamo un’annata di luci e ombre, gettando uno sguardo sul futuro, augurandoci che il prossimo sia un anno ricco di risposte concrete e povero di perdite di tempo, in cui spero che il mondo politico possa fare notizia per la sua capacità e non per le sue insufficienze”. Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, ha salutato la stampa nel consueto incontro di fine anno dell’ufficio di presidenza, a Palazzo Ferro-Fini.
“La crisi economica nella nostra regione durante il 2014”, ha ricordato Ruffato, “ha pestato duro e continua a farlo ancora oggi. In più c’è stata una crisi internazionale bellico-economica che nessuno poteva prevedere. Per fortuna, i nostri imprenditori e i nostri lavoratori non sono rimasti con le mani in mano ed è con loro che dobbiamo avviare un nuovo modello di sviluppo. Per fortuna, qualche segnale di ripresa c’è, come la bilancia dell’export che sta tornando positiva, con ogni giorno una nuova azienda veneta e un giovane veneto che finiscono sui giornali per eccellenze e idee”.
“Mi sento di promettere”, ha aggiunto, “l’impegno dell’istituzione regionale per contribuire a rendere forti e stabili i segnali di ripresa”. Ruffato ha ricordato poi alcune tematiche specifiche, come i suicidi per la crisi e il gioco patologico (che vedono il Veneto ai vertici in Italia), le tensioni migratorie, i tanti lavoratori lasciati a casa.
“Il panorama sociale”, ha detto Ruffato, “fortunatamente non è però tragico, perché la cultura solidale in Veneto non è per niente morta e su questa la politica deve prodigarsi sempre, perché l’approccio solidaristico non venga mai meno”.
Quanto agli scandali che hanno scosso la regione, come la vicenda Mose, Ruffato ha affermato che “bisogna andare avanti in un’opera di rinnovamento improntata a trasparenza, legalità ed eticità. Bisogna avere il coraggio di dimostrare che chi fa politica, lo fa con onestà e dedizione, con spirito di servizio a beneficio delle comunità per cui lavora”.
Il presidente ha quindi sintetizzato i numeri “positivi” dell’attività dell’assemblea legislativa.
Nel 2014 le sedute di consiglio sono state 39, 41 le leggi e 34 le mozioni approvate, 117 le delibere, 2 le rendicontazioni, 154 i pareri e 236 le sedute delle commissioni. Sette i consiglieri ‘top player’, cioè sempre presenti: Bond, Fasoli, Toniolo, Bozza, Cenci, Franchetto e Sinigaglia. Parlando dei rapporti con gli organi di informazione, infine, Ruffato, dopo aver sottolineato l’impegno concreto sui nuovi media e sui nuovi canali di comunicazione, ha infine iniziato a guardare al futuro.
“Speravamo di approvare la nuova legge sull’editoria: ciò non è avvenuto, perché è ancora in commissione”, ha concluso il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, “ma spero che ci sarà l’impegno di tutti per calendarizzarla e portarla al voto quanto prima. Non sempre la politica regionale ha saputo rispondere alle necessità sociali del territorio, ma non sempre il dibattito politico è stato descritto evitando scandalismi e frasi ad effetto, con il gossip che spesso ha sovrastato la politica. Il 2015 si aprirà con una grande mostra dedicata alla guerra mondiale e sarà un anno in cui la politica e la rappresentanza regionale subiranno modifiche importanti, in una tornata elettorale che si presenta combattuta e che farà uscire dal voto un Consiglio ridotto, con forse al suo interno forze politiche oggi assenti e un ricambio generazionale”.