Barcellona (Catalogna), 11 marzo 2022 – Ci scrive dalla Catalogna il nostro concittadino bassanese Francesco Celotto: ospitiamo volentieri la sua opinione.
Egregio direttore,
oggi Draghi ha finalmente ammesso quello che tanti intuiscono ma sono forse riluttanti ad ammettere: i piani di Putin vanno ben oltre l’Ucraina.Non avrebbe infatti alcun senso attaccare un paese sovrano tentando di instaurare un regime fantoccio filo russo se non come inizio di una strategia di espansione verso le antiche colonie sovietiche dell’est Europa.La minaccia russa è tangibile e come al solito Bruxelles, per colpa dei tedeschi diciamolo chiaramente, sta andando troppo lenta e morbida nel contrastare la minaccia russa.Che se dovesse vincere e conquistare l’Ucraina ( cosa di cui comunque dubito data l’estensione del paese e la difficoltà per l esercito russo di mantenere un effettivo e duraturo controllo del territorio) minaccerebbe poi direttamente la Nato e l’Ue ( paesi baltici e Finlandia oltre a Moldavia e Georgia che non sono ancora membri UE e Nato ma aspirano ad esserlo).Che fare dunque di fronte a un invasore che comunque non si fermerà?Come paesi appartenenti alla Nato e all’Ue non ci resta che incrementare gli sforzi militari e le sanzioni per piegare l’esercito russo, distruggere la loro economia e con ciò indebolire Putin, sperando che qualcuno lo tolga di mezzo.I tedeschi colpevoli prima con Schroeder e poi con la Merkel di averci legato a filo doppio al gas russo dovrebbero capire che e anche nel loro interesse recidere qualsiasi legame con la Russia e mantenere l’Ucraina, granaio d Europa ricordo, nell ambito della sfera di influenza della Ue.Aprendo ad una rapida adesione del paese all’Unione Europea insieme alla Georgia e alla Moldavia.Se questo comporterà la creazione di ulteriori debiti o l’emissione di nuova moneta lo dico francamente poco importa. Macron oggi lo ha detto chiaramente che se serve dovremo arrivare a un embargo totale del gas e del petrolio russo.Putin vuole scatenare la terza guerra mondiale tentando di rimettere in piedi l’Urss . E nostro dovere fermarlo dimostrando forza e sapendo anche che dovremo fare tremendi forse sacrifci. Ne va di mezzo la libertà nostra e delle future generazioni. Io ho vissuto per quasi 30 anni della mia vita in una Europa divisa. Siamo sopravvissuti e dal crollo dell’Urss è nata una Ue allargata . E ora di respingere le mosse di questo folle satrapo arrivando se serve anche alle estreme conseguenze. Tra un mondo russo-cinese e uno americano io non ho alcun dubbio a quale aderire.
Francesco Celotto
trader e consulente indipendente