Vicenza, 16 giugno 2020 – “Eravamo abituati con le classi pollaio, ma adesso basta, non potrà più essere così”. L’ha affermato la settimana scorsa la ministra del MIUR la professoressa Lucia Azzolina. Il giorno prima a Vicenza l’assessora all’istruzione Cristina Tolio nel presentare l’avvio dei centri estivi comunali, ha espresso preoccupazione per l’avvio del prossimo anno scolastico: mancano aule e personale.
C’è da fare un plauso all’assessora Tolio per essere riuscita con i suoi uffici ad avviare almeno gli ultimi 15 giorni di scuola materna negli istituti comunali. Questo sicuramente.
Ma quali sono i problemi da affrontare?
Servono più insegnanti perché nelle classi per rispettare un certo distanziamento devono esserci meno ragazzi. Ecco perché la scuola dell’infanzia a Vicenza dal 15 al 30 giugno è aperta solo al mattino: gli insegnanti di ruolo non bastano.
Poi servono più aule: e qui bisognerà mettere mano al portafoglio dell’assessorato e dei lavori pubblici.
L’assessore Tolio a margine della conferenza stampa di 10 giorni fa ha dichiarato che in comune si sta lavorando per reperire aule, perché servono più spazi.
La polemica del giorno, oramai sgonfiata dalla stessa Ministra Azzolina, era quella delle scatole di plexiglass dove rinchiudere i ragazzi banco per banco.
“Datemi le risorse che stanziereste per i banchi in plexiglass e io ripristino vecchie scuole e vecchie aule”, disse l’8 giugno Cristina Tolio (dichiarazione riportata anche sui giornali locali in edicola il giorno dopo).
Ci siamo permessi di chiedere all’assessora a margine dell’incontro alle scuole di Ancoretta quali potrebbero essere gli edifici da riprendere in mano perché a Vicenza negli ultimi anni vi è stata una forte razionalizzazione con la chiusura di vecchi plessi e il potenziamento di altri.
“Dovremo riaprire le scuole dismesse dalla precedente amministrazione”, ci ha risposto.
– Ma quali?
“Ad esempio la scuola Giusti!”
– Ma la Giusti (di fianco a Giardino Salvi) è “abitata” da diversi servizi: le Associazioni (tra cui l’Anmic) che ci sono ora dove le mettiamo?
“Troveremo loro un’altra collocazione, ma mi permetta (rispose stizzita l’assessora Tolio): la priorità la dò ai ragazzi e alla loro educazione scolastica che è obbligatoria, per le associazioni c’è sempre tempo …”
E prima di settembre sarà servito lo sfratto alle ASSOCIAZIONI tra cui l’ANMIC (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), una delle cosiddette associazioni storiche dei disabili che offre tra l’altri una serie di servizi alla cittadinanza. E c’è anche l’UNITALSI …