Nell’attesa che la proposta legge di levatura costituzionale del sottosegretario Zanetti venga discussa in Parlamento, i Consigli regionali tentano di darsi delle regole comuni sui vitalizi degli ex componenti delle assemblee legislative regionali.
Entro il 10 ottobre la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, attraverso delle vere e proprie linee guida, elaborerà una proposta di intervento sui vitalizi da dare a coloro che avranno maturato i requisiti.
Lo ha deciso oggi la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali riunita a Roma dopo la pausa estiva.
“Si tratta”, ha detto il presidente del Consiglio della Valle d’Aosta, Marco Vierin, “di ristabilire equità sull’intero territorio nazionale sia nei confronti dei tanti consiglieri coinvolti sia verso la cittadinanza
, alla quale va rappresentata una giusta realtà della questione”. A partire dalla prossima legislatura i vitalizi, secondo quanto è già stato deciso dalle Regioni, dovranno essere aboliti, ma questo intervento deciso oggi dovrà essere un’ulteriore misura – nello spirito delle Regioni – per il contenimento dei costi. Ciascuna Regione, infatti, ha regolamentato in modo diverso e dunque è nell’intenzione della Conferenza di creare una maggiore omogeneità sul territorio che ristabilisca equilibrio tra Regione e Regione, abbracciando il modello migliore.
Il sottosegretario Zanetti (che è veneto) nella sua proposta di legge propone che abbiano diritto al vitalizio solo il consigliere che abbia fatto almeno due legislature intere. Un’idea di buon senso perché va a premiare solo coloro che hanno abbandonato la loro attività professionale per impiegare in politica un periodo così lungo da danneggiare la loro stessa professione.