MIPAAF e FISE assieme per il cavallo da sella italiano a Fieracavalli

 

Cavallo da sella italiano

Cavallo da sella italiano

Firmato oggi il protocollo di collaborazione per la crescita del comparto allevatoriale made in Italy. Fieracavalli in prima linea nel sostegno e nella promozione al settore equestre con due padiglioni dedicati, gare sportive, concorsi morfologici e iniziative didattiche.

Un accordo per lo sviluppo del settore allevatoriale legato al cavallo da sella italiano. Lo hanno firmato oggi il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e Fise, la Federazione italiana sport equestri, nel corso della terza giornata di Fieracavalli, la più importante manifestazione internazionale dedicata al mondo del cavallo, in programma fino a domani alla Fiera di Verona (www.fieracavalli.it).

Obiettivo del protocollo d’intesa è la valorizzazione della razza Sella italiano (S.i) e di tutta la filiera collegata. Fise conta 107mila tesserati, 28mila cavalli registrati e sono più di 10mila gli allevamenti dedicati a selezionare e addestrare esemplari per le competizioni sportive. Contando che soltanto un terzo degli animali nelle scuderie è italiano, i margini di crescita per il made in Italy sono ampi, anche a livello occupazionale e di indotto.

Per questo il Ministero e Fise hanno deciso di unire le forze. «Questo protocollo rappresenta un punto di partenza verso una maggiore collaborazione, efficienza e utilizzo delle risorse per ridare competitività al cavallo e all’allevamento italiano» ha detto, firmando, Giuseppe Castiglione, sottosegretario del Mipaaf con delega allo sviluppo dell’ippica.

Il primo e il più importante passo in questa direzione è l’inserimento a pieno titolo dell’allevamento dei cavalli nel settore agricolo, potendo così beneficiare dei vantaggi previsti a livello fiscale. In questo modo, coinvolgendo le Regioni, si potrebbe anche partecipare al riparto dei fondi strutturali europei previsti dal Programma di sviluppo rurale (Psr).

«Quello dell’equitazione – ha dichiarato Vittorio Orlandi, presidente di Fiseè un settore che nasce nel mondo dell’agricoltura. Ritengo che i tempi siano maturi per rientrare oggi nella filiera agricola, al pari delle altre nazioni più avanzate».

Su questo progetto lavorerà una commissione congiunta Mipaaf-Fise, con maggiori sinergie anche nel campo della lotta al doping negli sport equestri e del controllo dei registri anagrafici, con data base condivisi. L’accordo inoltre, aumentando gli standard di formazione e addestramento negli allevamenti, punta a migliorare lo sviluppo qualitativo della razza per incentivarne l’utilizzo nelle competizioni top e nelle discipline olimpiche.

Alla firma di questa mattina erano presenti anche Domenico Merlani, consigliere Fise con delega all’allevamento e Maurizio Danese, presidente di Veronafiere.

Fieracavalli, da 117 edizioni, è in prima linea nel sostegno e nella promozione del comparto, per contribuire a dare nuovo impulso all’economia legata al cavallo. La manifestazione, anche quest’anno, dedica ampio spazio alla parte allevatoriale, condue padiglioni.

Un salone (padiglione 3) è riservato al miglioramento qualitativo e quantitativo delcavallo da sella italiano, con le finali del Circuito allevatoriale Mipaaf.

Il Salone Italialleva (padiglione 10), invece, è testimone del grande patrimonio delle regioni italiane. Organizzato in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori, ospita 480 esemplari di 7 Razze del Libro genealogico e 16 popolazioni di Registro anagrafico, confermando l’Italia come il Paese più ricco di biodiversità a livello europeo.

Il programma prevede anche le mostre nazionali dedicate alla razze Tiro Pesante Rapido (TPR), Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido (CAITPR), Haflinger, la seconda edizione della gara di attacchi “Italialleva…all’attacco”, senza dimenticare la Giornata Didattica Italialleva e la 4ª edizione della Gara di Presentazione delle Razze Equine Italiane, pensate per le scuole agrarie del Triveneto.

(fonte: ufficio stampa Fiera Cavalli)

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