Le Mamme No Pfas del Veneto hanno manifestato ad Alessandria dove la Solvay produce il C604

Le Mamme No Pfas del Veneto hanno manifestato ad Alessandria dove la Solvay produce il C604

Alessandria, 25 giugno 2020 – Il 23 giugno il gruppo delle Mamme No Pfas e del Movimento No Pfas del Veneto, ha partecipato al presidio di fronte al palazzo dell’Amministrazione provinciale di Alessandria dove si è svolta la Conferenza dei servizi per decidere sull’ampliamento degli impianti di Solvay per la produzione di C6O4.

Dall’incontro è emersa da parte di Arpa la constatazione che molto probabilmente l’inquinamento della falda è molto più esteso di quanto si pensava e una critica nei confronti delle tecnologie adottate da Solvay che, in assenza di provvedimenti, porterebbero a dare un parere negativo sull’ampliamento. Anche il Comune di Alessandria concorda con Arpa. Decisioni rimandate a fine agosto.

“Quello che ci sentiamo di suggerire ai comitati di cittadini di Alessandria – affermano le Mamme No Pfas del Veneto (in buona parte vicentine, padovane e veronesi) – è di non accontentarsi di fermare l’ampliamento, ma di chiedere la totale sospensione della produzione di C6O4 da parte di Solvay, sostituendo questa sostanza con molecole alternative già esistenti e non dannose”.

In un comunicato stampa del 19 giugno, Solvay dichiara che «è falso affermare che il C6O4 presenti le stesse criticità del PFOA e che il C6O4 sia cancerogeno e bioaccumulabileIl C6O4 non ha le stesse caratteristiche del PFOA ed è una sostanza chimica completamente diversa. Sulla base dei dati in nostro possesso, il C6O4 possiede un profilo tossicologico migliore. Inoltre, i dati disponibili, indicano che il C6O4 non è biopersistente e non è bioaccumulabile».

“Invitiamo allora a leggere due articoli appena pubblicati su Science – sottolineano le Mamme No Pfas -, una delle più prestigiose riviste in campo scientifico, tradotti dalla redazione di Pfas.Land sotto licenza speciale, in cui «emerge l’allerta degli scienziati per queste nuove sostanze non ancora regolamentate, ma già contrassegnate nei registri dell’ECHA con simboli ben più inquietanti dei vecchi PFAS».

“Oltre alle nostre, molte le testimonianze di attivisti locali e particolarmente toccante quella di Viola, giovane abitante di Spinetta Marengo che è cresciuta vedendo i propri familiari ammalarsi e si rivolge ai giovani esortandoli ad assumersi le proprie responsabilità come figli e lottare perché venga fatta giustizia“.

“Ora – concludono le Mamme venete – anche ad Alessandria è nato un gruppo di mamme che non lasceremo sole: le accompagneremo nella lotta che ci unisce, perché possiamo sempre guardare negli occhi i nostri figli sapendo di aver fatto tutto il possibile per tutelarli”.

QUI IL LINK. a Pfas.Land la rivista del Movimento No Pfas

(fonte: Mamme No Pfas)

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