La mafia è come un grifone, è una chimera e muta nel tempo: parola di Gratteri e Nicaso

La mafia è come un grifone, è una chimera e muta nel tempo: parola di Gratteri e Nicaso

Oltre 400 ragazze ragazzi al mattino e 120 cittadine e cittadini nel tardo pomeriggio hanno incontrato venerdì 19 aprile 2024 a Vicenza il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, e lo storico delle organizzazioni criminali il professore canadese di origine calabrese, Antonio Nicaso, sul tema dell’educare alla legalità. Iniziativa fortemente voluta dal segretario generale della FLC Cgil vicentina Carmelo Cassalia e dal suo direttivo. Erano presenti le autorità civili e militari e il presidente del Consiglio comunale di Vicenza Massimiliano Zaramella.

Il magistrato e il professore dal 2007 hanno dato vita ad un sodalizio che ha prodotto oltre una decina di saggi divulgativi sulle mafie: l’ultimo nel 2023 dal titolo “Il grifone” per la collana strade blu di Mondadori, mette in rilievo come le realtà della criminalità organizzata si siano ibridate (come l’animale fantastico) tanto che all’omertà oramai si è sostituito l’anonimato, alle armi gli hardware e i software più sofisticati e mafia, ‘ndrangheta e sacra corona unita sono sempre più mimetizzate nella società. In poche parole hanno subito una forte metamorfosi negli ultimi decenni, tanto che i confini tra legalità e illegalità sono diventati sempre più fluidi.

Al mattino al liceo scientifico statale Giovanni Battista Quadri di Vicenza il magistrato Gratteri ha dato una lezione di legalità assai forte, spiegando ai ragazzi che è maggiormente conveniente intraprendere anche il più umile dei lavori onesti, piuttosto che finire a fare i garzoni delle mafie, perché alla fine si è sempre sacrificabili, mai un esterno riesce a scalare il potere all’interno delle famiglie storiche.

Il professor Nicaso ha illustrato l’utilizzo dei social network da parte delle mafie per diffondere valori poco costruttivi e sempre bassati sulla materialità e i soldi. E si è addentrato nello spiegare l’utilizzo delle nuove tecnologie del dark web e delle criptovalute.

Tantissime le domande da parte dei ragazzi a Gratteri e a Nicaso: a partire dall’opinione sulla legalizzazione delle droghe leggere, alle tecnologie utilizzate per le indagini, ai rifiuti della terra dei fuochi, al carcere e al regime carcerario del 41bis, ai collegamenti mafia e politica, ai traffici illegali di droga e di armi.

Al mattino c’è stato il tempo anche di raccontare il progetto dei campi della legalità animati dallo SPI CGIL di Vicenza negli immobili sequestrati alle mafie e anche del progetto comunale della Biblioteca della legalità che è itinerante nelle scuole.

Nel pomeriggio l’incontro nella sala al piano nobile del palladiano palazzo Chiericati è stato aperto alle 18 dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai che ha salutato i due illustri ospiti.

E’ stata l’occasione per parlare di riciclaggio, leggi bavaglio (anche ai giornalisti), e il procuratore Gratteri non ha lesinato critiche alle politiche nel campo della giustizia attuate dall’attuale Governo e dal ministro Nordio che stanno indebolendo gli strumenti in mano ai magistrati inquirenti in nome di presunti costi proibiltivi ad esempio per le intercettazioni: in realtà bastano un paio di sequestri di grandi quantitativi di bitcoin o di droga per ripagare i costi di un anno.

Sul tema del sovraffollamento carcerario Gratteri ha indicato la via delle comunità terapeutiche per l’enorme numero di tossicodipendenti presenti tra le mura delle case circondariali: in questo caso gli investimenti – ha detto – vanno fatti per le strutture di cura, non per nuove carceri. Grazie alle domande del pubblico il professor Nicaso ha illustrato il processo di infiltrazioni mafiosa al Nord Italia e anche nel Veneto. E infine si è parlato anche di mafia e potere e di riciclaggio di denaro sporco sul territorio.

Hanno contribuito a promuovere e a realizzare l’iniziativa, oltre alla FLC e Proteo Fare Sapere, anche lo SPI Cgil, la Camera del Lavoro di Vicenza, la Biblioteca della legalità, Mediterranea, la Rete degli studenti medi, Libera, l’ANPI e il Liceo Quadri. 

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