In Veneto piccole aziende meccaniche non sindacalizzate a rischio sicurezza

In Veneto piccole aziende meccaniche non sindacalizzate a rischio sicurezza

EDITORIALE – Due settimane fa un morto sul lavoro a Zanè. Dieci giorni fa un altro decesso a Chiampo pr infortunio sul lavoro. Ieri a Sarcedo un ferito grave! Sono tre anni che la Giunta Zaia non rafforza gli SPISAL delle ULSS come chiedono Cgil Cisl Uil … e a settembre si vota!

Thiene (Vicenza), 17 giugno 2020 – E’ di ieri pomeriggio l’ennesimo grave incidente sul lavoro accaduto questa volta nel capannone della ditta metalmeccanica Aston Srl di Sarcedo (Vicenza) che vede vittima un operaio rimasto ferito in modo molto serio, schiacciato all’altezza dell’addome da un pezzo da 20 quintali che stava assemblando. L’uomo 50enne abitante a Lugo Vicentino è stato ricoverato all’ospedale di Santorso in codice rosso e prognosi riservata.

Sul posto i soccorritori del Suem 118, e i Carabinieri e lo SPISAL dell’ULSS 7 per i rilievi.

Il 28 maggio 2020 alla Omero Srl di Zanè, altra “fabbrichetta” metalmeccanica della zona dell’Altovicentino, è morto un lavoratore di 20 anni, di Rotzo, figlio e nipote dei titolari: era Matteo Dal Pozzo. Anche qui incidente sul lavoro per schiacciamento.

Incidenti sicuramente evitabili se si fossero messe in pratica tutte le normative vigenti. Ma saranno gli inquirenti a fare chiarezza anche sulla dinamica del sinistro di Sarcedo.

Intanto i sindacalisti dei metalmeccanici di Cgil Cisl Uil hanno appreso con sconforto dell’ennesimo gravissimo incidente sul lavoro.

I sindacati sono alcuni anni che chiedono al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia di incrementare il personale degli SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro) delle ULSS venete. A palazzo Balbi sembra proprio che facciano finta di niente, e intanto la gente continua a morire sul lavoro!

In Veneto i servizi di prevenzione e sicurezza sono quasi tutti sotto organico. Se si vuole mettere in riga le aziende che “sgarrano”, bisogna incrementare il personale, forse raddoppiarlo: bisogna che gli ispettori abbiano il tempo di visitare i luoghi di lavoro e non siano costretti a rincorrere gli incidenti avvenuti, le segnalazioni e le denunce.

La ASTON Srl è una fabbrica in cui il sindacato non ha iscritti.

“Nella zona di Thiene, Sarcedo e Breganze – ci racconta Michele Gregolin della FIOM Cgil che si occupa del territorio dell’alto vicentino – c’è un pullulare di piccole aziende non sindacalizzate. E questa situazione troppo spesso sta diventando uno svantaggio sulla sicurezza”.

E spiega il sindacalista: “dove c’è almeno un nostro iscritto veniamo a conoscenza della situazione lavorativa e possiamo (se necessario) chiedere l’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza. Dove non ci siamo né noi, né una RSU (rappresentanza sindacale unitaria), la situazione potrebbe essere controllata solo dagli ispettori dello SPISAL”.

Ma come dicevamo gli SPISAL riescono a visitare pochissime aziende per mancanza di personale. E quindi troppo spesso per fretta e per risparmiare, insomma in nome del profitto, anche le più elementari norme di sicurezza non vengono rispettate. E succede l’incidente, quello grave e a volte mortale. 

Una follia nel 2020 salutare moglie e figli al mattino e, se va bene, finire la sera menomati in ospedale. Se va male direttamente al camposanto! Questo è inaccettabile,  è  mancanza di civiltà, è illegalità!

A settembre si vota!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.