Il filosofo Dale Jamienson a Padova parla di cambiamento climatico e di inettitudine umana contemporanea

Il filosofo Dale Jamienson a Padova parla di cambiamento climatico e di inettitudine umana contemporanea

Padova, 23 maggio 2022 – Perché non si riescono a prevenire e affrontare in maniera significativa i problemi derivanti dal cambiamento climatico? Il filosofo Dale Jamieson, nei suoi scritti, sostiene che esiste una inettitudine umana derivante dall’impoverimento dei nostri sistemi di ragion pratica, una paralisi della nostra politica e dei limiti alle nostre capacità cognitive. In sostanza sminuiamo il senso stesso del nostro essere al mondo e il ruolo della nostra responsabilità individuale.

Se sono sicuramente utili i “singoli” atti o politiche che compiamo per ridurre le emissioni, l’effetto finale è vano se alla presa di una consapevolezza scientifica non corrisponde una responsabilità etica collettiva. Lo stesso Dale dice che Madre Natura non ci ha allevati per risolvere, e nemmeno per riconoscere, “il” problema del cambiamento climatico. Per il filosofo, gli uomini fanno derivare i pericoli dai “grandi oggetti”, quelli che si muovono rapidamente, non certo dal cambiamento climatico che ha movimenti più felpati.

Se tutto deve essere ripensato su scale spaziali, temporali e causali molto complesse e poco ordinarie, allora sono soprattutto gli strumenti concettuali di cui ci dotiamo per agire – economia, etica e politica – che di fronte a tanta complessità devono cambiare per superare gli attuali limiti e inadeguatezze. In poche parole, serve una nuova etica per l’Antropocene basata sulla saggezza tradizionale e imperniata nelle virtù dell’umiltà, della temperanza e della mindfulness, la consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni.

Martedì 24 maggio alle ore 17.00 in Sala delle Edicole di Piazza Capitaniato 3 a Padova Dale Jamieson, professore di Studi ambientali e filosofia, direttore del Center for Environmental and Animal Protection alla New York University, sarà il relatore della conferenza dal titolo “Climate, Carbon, and What Really Matters” che esplora dimensione storica, sfera politico-economica e approccio filosofico relazionati ai cambiamenti climatici organizzata dal Dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’Ateneo patavino.

In questi ultimi anni le emissioni di gas serra sono aumentate e il riscaldamento globale è diventato una terribile realtà. Tutto ciò accade nonostante l’impegno internazionale e mette in luce la nostra incapacità di prevenire e affrontare in modo significativo il cambiamento climatico.

Ciò che conta in un percorso da seguire per contrastare questa situazione non sono tanto la de-carbonizzazione o l’energia alternativa oppure la “sostenibilità” fine a sé stessa, ma il ruolo che svolgono nel concretizzare i nostri valori e nel consentire alle nostre vite di avere significato in un mondo in cui l’invito agli esseri umani a interagire con il resto della natura non può essere educatamente rifiutato.

Discutono di questi temi con lo studioso: Romana Bassi e Massimo De Marchi dell’Università di Padova, Pierfrancesco Biasetti del Leibniz-Institut für Zoo- und Wildtierforschung, moderati da Andrea Altobrando dell’Ateneo patavino. Partecipano inoltre Antonio Da Re, Simone Grigoletto, Luca Illetterati, Vittorio Morato, Marzia Soavi.

L’evento fa parte del palinsesto celebrativo degli 800 anni dell’Università di Padova.

La partecipazione è libera.

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