Sicuri in montagna: i consigli del Soccorso Alpino, il vademecum del CNSAS

Sicuri in montagna: i consigli del Soccorso Alpino, il vademecum del CNSAS

Belluno, 12 agosto 2020 – Dato l’aumento degli interventi dovuto anche alla maggiore frequentanzione delle montagne, seguita ai mesi di emergenza da Coronavirus, il CNSAS, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto, propone alcuni consigli per organizzare le gite sui monti in modo sicuro.

  1. Scegliere escursioni con salite commisurate alla propria preparazione tecnica e alla propria condizione psico-fisica;
  2. non sopravvalutare mai le capacità individuali e considerare sempre i limiti di ciascuno.
  3. Preparare l’escursione, studiando il percorso con carte topografiche e guide aggiornate e assumendo informazioni dalle locali previsioni meteo aggiornate.
  4. Ricordiamo che per schianti e frane alcuni sentieri risultano impraticabili, è quindi fondamentale rivolgersi alle Sezioni del CAI del posto, o alle Guide alpine, o ai gestori dei Rifugi.
  5. Sempre meglio essere in compagnia per contare sull’aiuto reciproco in caso di difficoltà.
  6. Verificare costantemente le condizioni del percorso; in caso di imprevisti (difficoltà elevate, pericoli ambientali, maltempo e altro) ricordare che una rinuncia non è mai disonorevole.
  7. Controllare lo zaino, che contenga un ricambio completo asciutto, cibo e soprattutto delle bevande. Un piccolo kit di pronto soccorso e una pila frontale non devono mancare.
  8. Vestirsi in modo appropriato con particolare attenzione alle calzature; sempre utile, anche nella bella stagione e a bassa quota, una giacca anti pioggia/vento e abbigliamento pesante.
  9. Attrezzarsi adeguatamente in relazione all’attività programmata, al percorso, alla quota e alla stagione. Lasciare detto ai familiari l’itinerario e la meta, non variarla se non per necessità e avvisare al rientro.
  10. Se ci si trovasse in difficoltà, non bisogna farsi prendere dal panico, ma mettersi in posizione di sicurezza e attendere i soccorsi.
  11. Non affidarsi mai unicamente a strumenti tecnologici (smartphone, gps, ecc.), sicuramente utili, ma non in grado di proteggere in assoluto dai guai.
  12. E ricordarsi di osservare  le norme vigenti in materia di Covid-19.

COME ALLERTARE I SOCCORSI

In caso di bisogno in ambiente impervio e ostile – che manifesta comunque sempre un potenziale di pericolo per il rischio evolutivo – il numero da contattare in Veneto per allertare il Servizio sanitario e il Soccorso alpino e speleologico è tuttora il 118, non essendo ancora stato attivato nella nostra regione il 112 quale numero unico di emergenza.

Al 112 – che resta nelle zone di assenza di copertura l’unico attivabile – rispondono ancora i Carabinieri, che provvederanno subito a trasferire la chiamata al 118.

Alla Centrale del 118 risponderà un operatore che, in base alla situazione in corso, stabilirà quale tipo di intervento, mezzi e personale siano necessari. Qualora si contatti il 118, bisogna cercare di non spostarsi dal luogo in cui ci si trova: si faciliterà l’individuazione da parte dei soccorritori; si potrebbe non essere più raggiungibili telefonicamente a poca distanza dal punto in cui prima c’era copertura; cambiando luogo si potrebbe addirittura peggiorare la propria situazione.

Gli operatori del 118 chiederanno tutte le informazioni indispensabili, fornendo al contempo gli opportuni consigli in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

(fonte: CNSAS Veneto)

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