Vicenza, 29 aprile 2020 – Riceviamo da Francesco Celotto (finance, fintech and blockchain consultant) questa interessante proposta/ricetta per far uscire dalla crisi il Paese e volentieri pubblichiamo.
UNA PROPOSTA PER SALVARE L’ITALIA E METTERE L’EUROPA CON LE SPALLE AL MURO
Da sempre ho creduto che servisse una Europa forte e coesa per far fronte alle enormi sfide del futuro. Le nostre imprese si trovano ogni giorno di più a combattere in ambiti internazionali dove davvero l’unione fa la forza.
Il coronavirus ha messo profondamente in crisi la mia fede europeista. Leggere i resoconti dei recenti Consigli Europei, Eurogruppi e incontri della Commissione Europea mi ha purtroppo convinto che il progetto europeo, mai veramente andato oltre una mera unione doganale e monetaria, stia irrimediabilmente affondando, ostaggio dei veti,della incapacità di visione e solidarietà dei paesi del Nord Europa, appoggiati in questo dalla Germania,la quale una volta di più sta dimostrando che l’unico suo interesse è quello di sfruttare la Unione a proprio esclusivo vantaggio a discapito dell’interesse generale.
La Unione Europea sopravviverà come mera sommatoria di stati ma non sarà mai vera comunità, inutile coltivare ulteriori illusioni.
Per uscire dalla crisi noi popolo italiano dobbiamo, una volta di più, confidare solo sulle nostre forze.
Una delle grandi risorse dell’Italia è il risparmio delle nostre famiglie, uno dei più grandi al mondo e pari a quattro volte circa il nostro pil.
Lancio quindi la proposta di creare un deposito vincolato famigliare presso la Cassa Deposito e Prestiti (CDP) .
Ogni famiglia italiana dovrebbe sottoscrivere un deposito pari al 4% del proprio patrimonio mobiliare netto, pari in totale a 4374 miliardi di euro (dati fine 2017).
Il deposito avrebbe le seguenti caratteristiche:
1) durata : 50 anni (2020-2070);
2) forma : deposito vincolato remunerato denominato deposito famigliare Salviamo l’Italia;
3) remunerazione composta da:
a) interesse fisso del 1,125% lordo pari all’ 1% netto per il periodo 2020-2070;
b) interesse variabile pari al 50% dell’inflazione rilevata per ciascun anno di riferimento nel periodo 2035-2070.
Il deposito è nominale e intransferibile.
Con il deposito lo Stato italiano potrebbe raccogliere dalle famiglie 172 miliardi di euro circa pari a quasi il 10% del pil. Una quantità di risorse che ci permetterebbe di prescindere dagli aiuti del vituperato Mes o dei fondi europei sottoposti comunque a estenuanti e ricattattorie trattative con la Germania.
Liberiamoci una volta per tutte dal cappio europeo, inutile e soffocante e mettiamo all’angolo chi da anni invoca rigore e tagli soprattutto al sistema sanitario per rispettare assurdi parametri di bilancio.
Diamo tutti il nostro piccolo contributo e risolleviamo una volta per tutte la nostra bella Italia
Francesco Celotto