Economia – Bond (FI): “MPS e banche venete, due pesi e due misure”

Economia – Bond (FI): “MPS e banche venete, due pesi e due misure”

Montebelluna (Treviso), 3 agosto 2021 – “Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) versus Veneto Banca e Popolare di Vicenza: due pesi e due misure, dove emerge un PD che sta facendo il diavolo a quattro per evitare il fallimento del MPS, mentre per le due banche venete non ha praticamente mosso un dito, lasciando i due istituti di credito veneti al loro triste destino squassando la vita finanziaria di molti risparmiatori e, soprattutto, di molte aziende del territorio che solo ora si stanno risollevando”. Lo afferma il deputato feltrino di Forza Italia, Dario Bond.

“Il crack delle due banche venete – prosegue l’onorevole veneto – ha mandato in fumo 6,5 miliardi di Veneto Banca e 7 miliardi di PopVicenza, con risparmiatori truffati e indennizzati solo con poche migliaia di euro anche a fronte di perdite consistenti. Di fatto, il governo ha abbandonato le due banche venete al loro destino, colpendo in particolare Veneto Banca che aveva una situazione finanziaria decisamente migliore rispetto a quello della banca vicentina, cedendo entrambi gli istituti posti in liquidazione coatta a Banca Intesa per un misero euro, accompagnata con una dote pubblica di 5,2 miliardi e garanzie statali per altri 12 miliardi per la copertura del rischio credito”.

“Viceversa, per Mps lo Stato sta facendo di tutto per non farla fallire – puntualizza Bond -, continuando ad iniettare risorse pubbliche nonostante che il conto per i contribuenti sia già a quota 17 miliardi, con la possibilità di salire di altri 10 miliardi e anche più se si vuole evitare la predita di qualche migliaio di posti di lavoro che in Veneto non sono stati parimenti tutelati”.

“Ecco, il dubbio che sovviene è due pesi, due misure – commenta l’esponente forzista -. E s’insinua pure il vecchio detto, sempre valido, del “pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”: non è che tutto l’attivismo del Pd attorno al MPS sia dovuto al fatto che ad ottobre si vota per le suppletive della Camera proprio nel collegio elettorale di Siena, collegio notoriamente feudo del PD dove candida un certo leader di partito come Enrico Letta?”. Così conclude Dario Bond.

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