Partita con la sorella per cercare i suoi due cani che si erano allontanati in Val Canzoi durante una passeggiata di qualche ora prima, una signora di 61 anni di Feltre (Belluno) è riuscita a ritrovarli su un versante scosceso, ma ha perso lei stessa l’orientamento non riuscendo più a rientrare. Ed ha chiamato il 112.
Il fatto è avvenuto martedì 19 settembre 2023: alle 19 e 30 la Centrale del Suem attivata dai carabinieri, ha allertato il Soccorso alpino di Feltre.
Ma veniamo ai fatti: la donna alla ricerca disperata dei suoi due beagle mentre percorreva il sentiero numero 806 che dal lago della Val Canzoi porta a Casera Cimonega, aveva sentito i suoi animali abbaiare sul versante opposto. Si era separata dalla sorella, era scesa per poi prendere una traccia percorsa dai cacciatori denominata Slavinaz. Da lì era salita ancora fino a ritrovarli. A quel punto però era talmente distante dal sentiero, da non riuscire più a orientarsi.
Riuscita a trovare campo per lanciare l’allarme con lo smartphone, si è messa in contatto con i soccorritori ed ha cercato di spiegare i suoi movimenti. Poi, dato che tutta l’area è sprovvista di copertura telefonica, il telefono non è stato più raggiungibile, nemmeno per risalire alle coordinate della posizione.
Quindici soccorritori hanno iniziato a percorrere buona parte dei sentieri della vallata, chiamando la signora a voce: gli uomini del CNSAS si sono distribuiti lungo le tracce rinvenute nei boschi. Solo dopo le 22:30 hanno fortunatamente scorto dei segnali luminosi provenire dal versante di fronte al loro. Le squadre sono quindi scese e risalite, finché, attorno alle 2:30 del 20 settembre 2023 hanno raggiunto la donna.

Un soccorritore la ha assicurata a sé con la corda, altri due hanno preso un cane a testa e lentamente hanno iniziato la discesa verso il sentiero Slavinaz. Da lì sono quindi tornate sulla strada, dove attendeva la sorella. L’intervento si è concluso verso le 5:30 del mattino.
Il consiglio per i padroni di cani che con i loro amici a quattro zampe si recano in montagna, è quello di utilizzare sempre un guinzaglio, anche un cordino lungo, soprattutto se ci si trova in una zona ricca di selvaggina. I canidi domestici infatti in queste condizioni ritrovano il loro istinto di predatori e spesso si lanciano nell’esplorazione del territorio perdendo di vista il padrone.

(fonte: CNSAS Veneto)