Dopo i disservizi lungo la ferrovia della Valsugana Viglietti invoca la «convocazione urgente dell’Osservatorio per la mobilità sostenibile»

Dopo i disservizi lungo la ferrovia della Valsugana Viglietti invoca la «convocazione urgente dell’Osservatorio per la mobilità sostenibile»

Trento, 26 agosto 2022 – «Durante il procedimento di approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della circonvallazione di Trento, lotto 3A, sono emerse criticità di notevole rilevanza. Si evidenzia inoltre la mancata pianificazione provinciale della mobilità sostenibile delle persone e delle merci: manca infatti da anni il Piano provinciale della mobilità, prevista nella legge provinciale numero 6 del 2017». È questo l’incipit di una nota diramata oggi 26 agosto dall’ingegner Ezio Viglietti nella sua veste di Vice presidente dell’Osservatorio provinciale trentino per mobilità sostenibile in rappresentanza delle associazioni ambientaliste.  

L’INGEGNER VIGLIETTI PUNTUALIZZA

«Questo stato di cose – puntualizza l’ingegnere – ha indotto il sottoscritto a richiedere l’urgente convocazione dell’Osservatorio, per continuare a svolgere i lavori, tuttora interrotti, sulle linee guida per l’elaborazione del Piano provinciale della mobilità. La situazione è ulteriormente aggravata dalla sospensione del servizio ferroviario sulla linea della Valsugana, sembrerebbe per cause ascrivibili alla gestione della manutenzione ordinaria dell’infrastruttura e al materiale rotabile» (https://www.trentotoday.it/cronaca/valsugana-stop-treni-cosa-succede.html).

LA RICHIESTA DI «AUDIRE RFI E ITALFERR»

Ma c’è di più. Nel suo breve dispaccio il vicepresidente denuncia come l’osservatorio, uno strumento previsto dalle norme per la partecipazione della cittadinanza alla progettazione infrastrutturale, «da molto tempo» non venga convocato tanto che lo svolgimento dei lavori procede a rilento. «Il sottoscritto – chiosa ancora l’ingegnere – ritiene urgente e improrogabile fare chiarezza su quattro aspetti: uno, informare la cittadinanza del lavoro svolto dall’osservatorio; due, proseguire i lavori di elaborazione delle linee guida per il Piano provinciale mobilità previsto nella legge provinciale trentina numero 6 del 2007; tre, procedere alla audizione di Rfi-Italferr decisa nell’ultima riunione; quattro discutere e approfondire tre aspetti».

LO SCENARIO TRA TRENTO E ROVERETO

Aspetti che a parere del vicepresidente sono nell’ordine: uno, «la progettazione e realizzazione dei lotti 3A e 3B – Circonvallazione di Trento e Rovereto e dei rimanenti lotti dell’accesso sud al tunnel di base del Brennero»; due, «gli scenari futuri di mobilità sostenibile nel cosiddetto corridoio Scandinavo Mediterraneo 2032, 2040 e 2062»; tre, l’inserimento nel Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci noto come Dsmf dei progetti di collegamento ferroviario del medesimo corridoio Scandinavo Mediterraneo con il lago di Garda e della ferrovia dell’Avisio: proposta già avanzata dalla conferenza Stato Regioni nonché dalle Province autonome». Degli ultimi due aspetti Lineanews.it aveva fatto un breve cenno non più tardi di avantieri.

Nel riquadro la sede centrale di Fs-Rfi a Roma

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