“Disabili alla guida? Abolire il bollo anche per le grandi cilindrate se di basso valore”: è la proposta del professor Ellero a palazzo Balbi

“Disabili alla guida? Abolire il bollo anche per le grandi cilindrate se di basso valore”: è la proposta del professor Ellero a palazzo Balbi

Vicenza, 14 settembre 2021 – Il 24 agosto 2021 il professor Renato Ellero, noto penalista vicentino ma di origini veneziane, già docente di diritto all’Università di Padova, aveva indirizzato una lettera aperta a Manuela Lanzarin e Francesco Calzavara, che sono, rispettivamente, l’assessore al sociale e l’assessore al bilancio della Regione Veneto. In quella missiva Ellero, facendo riferimento alla sue esperienza di disabile, aveva proposto l’abolizione del bollo auto per i disabili per le vetture a gasolio sopra i tremila centimetri cubi e per le vetture a benzina sopra. «Si tratta spesso di auto con un basso valore di mercato la cui tassazione dà poco gettito all’erario di palazzo Balbi», spiega il professore che da quel 24 settembre però, spiega l’avvocato, non ha mai avuto riscontri dall’esecutivo.

Professore davvero i due assessori non si sono fatti vivi?
«No. Che cosa vuole che le dica. Ora al di là di ogni discussione, ma è mai possibile che in due settimane in tutta la Regione Veneto non si trovi un dirigente, un funzionario o un impiegato almeno per una risposta interlocutoria? Qui siamo alla maleducazione per non parlare del resto».

Ma in che cosa consiste la sua proposta?
«Mi sono soffermato più volte su questo argomento. Che la Regione Veneto non faccia pagare il bollo alle auto per disabili è cosa giusta. Ma che tale gabella, per me sono 600 euro, la debba pagare chi ha un’auto sopra i tremila se a gasolio o sopra i duemila se a benzina è un assurdo».

Perché?
«Anzitutto c’è una ragione contabile. I proprietari di vetture oltre soglia adibite alla guida per portatori di handicap sono pochissimi. Quindi il gettito garantito dalle auto intestate loro è infimo».

E poi?
«E poi spesso e volentieri si tratta di auto di una certa età. La mia ha quindici anni. Ha un valore di mercato bassissimo. Forse cinquemila euro. Diciamo che il kit per la guida assistita vale più o meno quanto l’auto. Per questo io propongo alla Regione Veneto che se non l’esenzione, per questa fascia di veicoli si valuti almeno di ancorare l’entità del bollo al valore di mercato dell’auto. In caso contrario siamo al secondo assurdo».

Sarebbe a dire?
Che se un disabile, paradossalmente, si compra una Porsche Macan full optional, che ha un prezzo di oltre 100mila euro e una cilindrata di 1984 centimetri cubici è esentato, mentre un signore con un vecchio fuori-strada, magari male in arnese, che però è oltre soglia paga tutto».

Come definisce lei la cosa?
«È una cosa surreale, grottesca e gravissima. Il che indica una scarsa capacità di tutta l’amministrazione regionale di valutare argomenti delicati come questi: ovviamente parlo della giunta, che è politicamente responsabile, ma anche dei dirigenti che dovrebbero conoscere bene la situazione sotto il profilo tecnico-contabile. Sulla Regione Veneto peraltro io avrei molto da ridire».

Parla delle accuse da lei mosse all’ospedale di Vicenza rispetto all’episodio di malasanità da lei patito e denunciato?
«Ecco sì. Però lasciamo perdere, perché su questo argomento ma anche su parecchi altri molto ci sarebbe da dire».

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